Mi conforta il tuo lento respirare
è nel buio della notte dolce consuetudine
la stanza se ne adorna in schegge di rammarico
per un amplesso mancato
ma queste mura non sanno più parlare da quando
abbiamo abbandonato certi indugi
sulla soglia di anni passati a infastidirci
e oggi cosa resta se l'amore non si fa e non si disfa?
E' un incudine ancora se discontinua cede
all' intemperanza del martello o intercapedine
per più sottili affissioni.
Metto le mani in tasca e fisso il soffitto
metto le mani in tasca e sputo sul tappeto.
Grondo lividi accolli, setose durezze.
Pago il prezzo dell'embargo con attenzioni
sempre meno spontanee e mi collego al sonno
grazie ad intermittenti concentrazioni scolastiche.
Dormire, morire, maritarsi.
Mantengo gli spazi esausti pur di fornirmi un alibi
d'ineluttabili vaghezze nella mia sessione notturna
personale di colpi di grazia.
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