Fu così che passammo la mano
non giocando al gioco cui giocava chi perdeva sangue dall'orecchio.
Tenemmo spento l'apparecchio.
Grondando.
Lasciando sangue in resto alle solite richieste
di preghiere del vespro
da consumarsi per eccesso di tramonti, sui litorali celesti.
Quanto dissi fu preso per vero.
Povere anime in tempesta
com'è profondo il mare
è un'emergenza.
Ma tralasciando per un momento l'insostenibile leggerezza dell'essere
potrebbe dirsi corretto "l'amore è un filo rosso con la morte"
con gli impedimenti ottusi di questo spicchio di mondo
dove dirsi addio è ancora paradigma del lutto.
Nel pianeta degli aborti ci sono genitori convulsi, inconsulti.
Il dolore è nella musica dei loro nomi detti capovolti.
Come in un rito pagano di bassa levatura.
Cosa vuoi che ti dica? Il pianto sfuma in catena di montaggio.
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