Pubblicato il 22/02/2020 23:49:38
Hai salvato qualcosa dall’altra parte del mattino? fuggito via da un pozzo vuoto di desideri con una lama scintillante -il tuo sole malato- hai sgozzato l’amianto e grandi scheletri di ruggine disseppellito plastiche ed epistemi ambigui -e quanta melma sotto uno scialle finto verde. Il tuo ludo terreno di sanguinanti rovi ti celebra da tuniche bruciate. Terrore d’esser vivo all’argine di salme e voli bassi, hai voglia che sia pura questa fine ancora un giorno per gettare il seme l’ottavo giorno, di astragali sui sassi neri del tuo passo.
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