Pubblicato il 01/12/2020 20:17:08
Fugge presto la luce e l'alba di bellezza è solo un attimo, scrivo sulle righe del mio pianto parole d'eco a ciò che è stato. Ho già alle spalle le vesti della gioia, recita la carne di dolore le litanie dell'anima: ripete nel nome unico degli anni il proprio esilio da un'origine, un destino ancora solo intuito in una promessa, che si svela nella nudità d'acque che ogni giorno bagnano i nostri nomi, impastano cielo e terra in un nuovo sé.
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