Pubblicato il 01/01/2021 15:43:10
Te, come piana libera Distesa uguale e limpida, O Mar Mediterraneo, Come congerie vivida D’azzurro t’imita il figlio tuo caro. E quando sorge a oriente Il sole, re dei cieli, E il flutto appena sente E l’onda è crespa sotto ambrati veli. E quando a mezzogiorno Impera la canicola, La vita ferma intorno, E raminga felicita Librata a raso una creatura l’aria. (E il mare si confonde con il cielo, con l’orizzonte l’onde). Tu, sotto il manto aurato All’ora che declina Mandi il flutto speziato D’acre malinconia, Se, scosto un sasso, mi riporti a prima. Te, a notte ammiro obliato L’ombra in terra, sull’onda Se scende, del passato Dell’attimo fuggente Di tante avite stelle Immemore.
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