Ti biu stancu e lentu
su passu s' est fattu grai
imoi ita ti fait cuntentu?
Unu contu antigu torramè a nai,
Naramì de candu piciocheddu
a monti t'ant mandau
baccas tropu mannas
po tui piticheddeddu
scruzu, mali bistiu e atzicau.
Ne festas ne giogus
ci fiant po ti spassiai
bestias po cumpangius
po mamma una nannai
Torramì a nai de candu, de sordau
a Orvieto, a Napopli,a Pordenone
cuntentu iast girau
tui conosciast giai
famini frius e distruzioni.
Po sessantacinc'annus mamma t'at acumpamgiau
Oi naras chi non bis e non intendis.
cun issa su prexiu puru s' nd'est andau.
Pero babbu, a bonu
oi de contai non frimis.
Per babbo
Ti vedo stanco e lento
il passo è diventato pesante
ora cos'è che ti fa contento?
una storia antica raccontami ancora.
Raccontami di quando da banbino
in campagna ti avevano mandato
mucche troppo grandi
per te così piccolino.
scalzo. mal vestito e spaventato.
Ne feste ne giochi
c'erano per divertirti
bestie per amici
pe mamma una nonna.
Raccontami ci quando, da soldato,
a Orvieto, a Napoli a Pordenone
contneto giravi
tu avevi già conosciuto
la fame il freddo e la distruzione
Per sessastacinque anni ,mamma ti ha accompagnato
Oggi dici che non vedi e non senti
con lei anche la gioia se ne è andata.
Però babbo ti prego
oggi non smettere di raccontare
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