Pubblicato il 04/12/2010 11:39:08
Ascolto il ruscello sciogliermi il corpo
Nel rumore assordante dell'acqua,
Che feconda penetra la valle.
Il vento mi solleva in grappoli bruni,
Ed io ricado sulla terra dolciastra,
Di cui piu' nessuno conosce il sapore.
Il sole mi brucia,
Scheletro nodoso abbandonato a se' stesso.
Io sto li',
Incapace di frutti e di ombre,
Ed imploro
Un solo momento di feconda promiscuita'.
Ma il fulmine schiantandomi mi investe,
E la pioggia mi abbatte,
Picchiettante di furiosa distruzione.
Riesco soltanto a cullare
L'usignolo chiacchierone
Col racconto di terre lontane,
Che bevendo l'arsura del cielo,
Dissetano chi vaga in cerca di ristoro.
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