Pubblicato il 21/03/2021 10:14:43
Mi hai dato la fame tra i cancelli, i salti alle ringhiere, gli amici spericolati oltre il gioco, i chiodi grandi - i punteruoli - da conficcare a terra tra le piante, nelle piccole aiuole ad ornamento.
Ho mendicato la grazia della tua parola quando m'apparivi già in lontanza una possibilità di spiegazione o il pane e l'acqua di quelle grandi fame e sete che mi divoravano di dentro. Ti ho tirata per la veste, ti ho spogliata dei tuoi ornamenti ti ho resa nuda ai miei occhi fino all'essenziale
ho scelto i tuoi capezzoli a mia dimora scalzo così com'ero mendicai e ancora mèndico la tua maternità ed io ti porto in dono il fardello di un'informe figlitudine.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gil, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|