Pubblicato il 21/03/2021 17:46:17
Cosi siamo all'ombra di uno spazio vissuti così nutriti di forme e di parole così di luci amare che ci svelarono sole anime all'impresa con il vuoto, disperanti canti di tamburi a morte. A sorte venne tirato il nostro destino, corte braccia per annaspare il vuoto. Moto di rabbia e di dolore ti rubò le mani, il tempo consumò in fretta il piacere, un eros mite che non salvò il domani.
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