Pubblicato il 06/09/2022 15:18:31
Seduta, in una muta preghiera dinanzi ad una finestra, sento spegnersi i sogni, quando la furia del vento agita un albero indifeso.
Seduta, dinanzi ad una finestra, bisbiglio parole stanche... e sull’asfalto osservo mozziconi di sogni abbandonati.
Mi chiedo perché mai la sera porta discorsi osceni, quando avvolta nelle lenzuola provo a chiudere gli occhi, e si spalanca la colpa di non essere abbastanza.
Mi chiedo perché mai, la notte, fa da sottofondo agli errori commessi, tanti, troppi... e nel sorgere del mattino vedo allo specchio l’immagine di un’anima stanca e arresa, dove sa che fuori imperversa l’inverno, ma il gelo è dentro...
Mi chiedo, quanto ancora c’è da dire, quanto ancora c’è da fare, prima che da quella finestra io possa vedere un cielo calmo, e forse, anche le stelle.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvo Learco Angrisani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|