Pubblicato il 06/09/2022 15:23:40
Nei porti solitari che nessuno conosce approdo come vita a ritrovare me stesso, relitto d’uomo già vissuto e già morto. Nave sopravvissuta anche alla speranza.
È lì, nel mare delle mie solitudini, che vi attraccano pezzi di legno sgangherati, posando sul fondo le loro ancore alleggerite dal peso di colpe e sofferenze.
Cercando invano di riempire le mie stive di nuove consapevolezze. Quelle sparite, quelle distrutte, quelle che, forse, non ci sono mai state.
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