Pubblicato il 06/09/2022 15:32:04
Ti penso, nel calvario delle mie notti accecate dall’insonnia, quando mi risuona nella testa il rumore del treno che frena alla stazione...
E mi ritrovo a sistemare un disordine costante... un delirio incompreso... un’incapace capacità di fermare queste lacrime che disegnano nostalgie senza fine. E nel contegno d’un abbraccio dato fra le lacrime, il singhiozzo restò in gola e pianse anche il vento...
E adesso, non restano che i ricordi dentro giorni da conservare... Fotografie che saltano fuori a tradimento prima che io possa difendermi...
Non resta che dirti di quanto adesso, nello stridio delle rotaie e delle mie mani sul finestrino appannato, resti un’immagine scolpita agli occhi, una preghiera stretta fra le dita, una risposta che cercavo da molto, un amore che non sentivo da tempo...
Ti Amo...
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