Pubblicato il 24/01/2011 13:37:18
Incede il poeta nel mattino solo, con passi lenti e misurati. Ed ecco oltre l’agreste viottolo nel palpito di rimpianto risplende Barberino.
I volti amati, l’eco di voci care ora mute, la dolce carezza di nostalgia stilla in gocce di radiose giornate perdute.
S’affretta il poeta nel mattino tra i pini della macchia e nel cuore si ridesta il sorriso di quand’era bambino.
Nella fragranza dei ricordi il passato torna, tutto è vicino.
Vola il cuore là, alla soave Barberino, alle corse d’un fanciullo nell’occhieggiare di papaveri rossi tra gli ulivi, al radioso sorriso dei poggi.
Cammina il poeta per l’agreste strada e la nostalgia offusca in lacrime lo splendente sguardo di giada nel’assolo della solitudine.
Fra i dorati sentieri della memoria s’inoltra il poeta ancora otre il gelo solitario di oggi, l’infinito abbraccio dei ricordi, il crepuscolo malinconico di ieri.
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