Comodamente prende posizione, stanziamento,
un pensiero sottinteso, un malinteso.
La mia volontà
si spezza nell'imbrunire di una scelta
fatta tanto tempo fa,
voleva più non vola l'immaginazione che consola
si racconta una favola da sé,
è malato il mio commiato da me stesso,
volava più non vuole fare il dafarsi,
la coscienza si distrae, sembra fatta per giocare
con la colla e la parola che si stacca dal parlato.
Muto me ne sto, a contarmi i respiri
mentre salgo per la costa che fa il giro.
Il fiato corto l'ho pescato tra la paglia,
gli occhi tristi in un lago di montagna.
Il ventre gonfio tra gli otri clandestini
di certi frati birraioli.
Così mi cingo di allori, bestemmiando
che la vita mi piace più di prima.
Prima quando, che ero magro,
pensavo che la vita fosse tutta rose e fiori.
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