Nel silenzio d'una notte, Natale si avvicina,
Festività scintillanti, ma l'ombra si incatena.
Tra bene e male, un gioco di luci danzanti,
Incoerenza umana, tra regali e cenoni sbalordanti.
Sotto l'albero dorato, la crisi si dilegua,
In un'illusione festiva, l'economia si congiuga.
Ma l'inganno persiste, nel dolce della tavola,
Mentre l'anima vacilla tra la folla.
Incoerenza che si cela dietro sorrisi smaglianti,
Crisi economica che si dissolve tra festanti.
Il bene e il male, come ghirlande intrecciate,
In una danza sottile, la realtà è camuffata.
Bambini sognanti, occhi pieni di luce,
Ma l'aura magica svanisce, quando adulti invecchiano.
L'innocenza fugge, come fiocchi di neve al vento,
E l'ombra della realtà si fa sempre più lento.
Cenoni sontuosi, ma il vuoto nel petto resta,
In mezzo al lusso, l'anima è la vera festa.
Il tempo che scorre, come il canto di una sirena,
Ci ruba l'aura, ci strappa la catena.
L'incantesimo del Natale, una poesia di ieri,
Adulti smarriti, cercano ciò che non ritroveranno mai.
L'aura particolare, come un sogno che sfuma,
Nella notte del Natale, si perde, consuma.
Così tra regali e illusioni, la vita si snoda,
In un inno natalizio, ma la realtà è sorda.
Incoerenza delle feste, tra risate e tormento,
La poesia del Natale, un canto al nostro smarrimento.
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