Pubblicato il 03/02/2011 17:34:34
Sul calendario della mia mestizia col lapis d’argento oltre le porte del tempo e dello spazio il tuo nome per sempre ho suggellato.
Il quattordici di febbraio non sarai a me accanto ed all’arcolaio della mia nostalgia affiderò il mio rimpianto.
TI riabbraccerò all’ombra dei salici in fiore ed infinito sarà il nostro bacio d’elegiaco incanto.
Fra i palpiti dolenti della distanza giungerà la ricorrenza di chi si ama.
La sconfinata tua mancanza nell’abisso di solitudine fende il mio cuore con crudele lama.
E l’eco delle tue amorevoli parole mi sboccerà nel cuore Con la fragranza di precoci viole.
Mi donerai fiori t’invierò un libro di poesie nel profumo floreale fra le rime leniremo le nostre malinconie.
Nella carezza sussurrante della nostalgia di noi le tue dolci mani d’autunno sfioreranno le mie.
Marina Pacifici
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