Pubblicato il 18/02/2011 07:37:26
Fremono di canti i corpi nudi, di un violino nel vento vibrano, parlano una lingua di babele, esposta a tutte le direzioni, sotto raggi di sole di questa nuova stagione, richioamano carezze e baci, dalle braci di passione, per una nuova occasione d'amore. Sono rivestiti di trasparenze, nelle speranze delle loro attese. Come cose rese al tempo, Come rose sbocciate. Petalo pendente, carico di desiderio, si risente nell'aria la fragranza, di dolcissimo richiamo, nel ricamo di ordite trame d'amor. Languore di desiderato tepore di corpi. Di riposi dell'essere in un abbraccio. Di placamenti di ardori,di bagliori di stelle. Desiderio di luna acceso e indifeso. Vulnerabile femminilita', nell'iperuranio dei sensi.
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