Pubblicato il 19/02/2011 15:22:40
Il calicantus fiorito il malinconico canto della capinera attende.
La nostalgia in squarci di luce l’anima mia fende.
E mi rifugio nell’eco soave della tua voce.
Nel mio cielo desolato a primavera più non farai ritorno, mia dolce rondine.
Il fremito d’ali del tuo commiato palpita nel blu della mia solitudine.
Come vedi nel mio cuore mio giglio rimpianto in lacrime di muto dolore ti ho suggellato.
Dal gelo dell’oblio nel giardino d’inverno ti ho protetto nell’autunno senza fine d’un Amore eterno.
Tu, della vita mio fiore diletto.
Nella mia memoria per sempre Tu ed io.
Insieme nella carezza di luce del tuo viso che mi sorride nella malinconica lacrima d’un evanescente ricordo ti ho ritrovato.
E come alfa ed omega, principio e fine, per prima e per ultima Ti ho amato nel rifulgente universo della nostra solitudine.
Marina Pacifici
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