Salvami dall'ora che più non torna
- dalla sua disperante promessa di finitudine
di felicità che effimera nel suo apparire
ci bagna di desdierio e ci conforta
del gelo che le ossa preannunciano all'età.
oh, quanto più dolce dei marmi
fu per me la tua carne! E le visioni
del tuo corpo che l'alba illuminava nudo
nei suoi interni, arredati di amore e di luci
piccole maree di un'antica sete
nascosta tra le pieghe della notte
dove alcun occhio giunge
eppure uno sguardo attinge
e pudico e osceno sazia.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Ferdinando Battaglia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.