Pubblicato il 05/05/2011 06:59:15
Solitudini in cui si acuiscono i ricordi, e il tempo si scristalliza. Polverizza il presente. Come stagno giacente la vita, uno specchio che rimanda i trascorsi. Cosi' rincorsi, cosi' attesi. La vita avviluppata in un’attesa . Che non riesce a trovare il presente. Oscilliamo sempre tra questi due poli passato futuro e il presente e latente. La mente e’ sempre alrove ,tra un rimpianto e un attesa. E si accartoccia sulle scale di una chiesa. La speranza. Ci si incurva su una croce ed’ e’ quella che porteremo per tutta la vita. Come peso di una colpa che portiamo sin dalla nascita. E non conosciamo la leggerezza della felicita’. Nell’infanzia siamo ignari ma gia ci e’ inculcato il seme della nostra infelicita’. C’e’ chi non lo accetta si ribella e non vuol crescere, c’e’ chi sfocia nella pazzia. Per non aver accettato le logiche della realta’. Io sono stata un’idealista e per i miei sogni, crocifissa. Per i miei voli d’albatro colpita e ora rantolo di una vita. L’ombra del sogno, l’altra faccia,schiaffeggiata.
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