Pubblicato il 20/06/2011 16:38:32
E ci troviamo naufraghi d’esistenza nell’infuriare della burrasca.
Nel cuore la soave sinfonia dei ricordi, l’estate perduta, il plumbeo disincanto dei giorni odierni all’amaro gusto di marasca.
E si va reduci nella tormenta oltre la linea d’ombra senza ritorno. La nostalgia l’anima esule allo zenit della solitudine di rimpianto incendia.
Grevi i passi, nel cuore dei giorni perduti la cenere, il rimpianto, sogni dileguati fremono nella memoria in dolente, fugace stormo.
E nell’infuriare della tempesta si va nella neve accecante, la meta sempre più distante.
Chissà chi si salverà e chi nella bianca distesa la disperata resa nel sonno consolatore capitolerà.
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