Pubblicato il 31/07/2011 10:32:52
Nudi di tutto e, affranti. Senti sulla pelle lo scorrere del nulla. Desolazione, silenzio scempio, scivolano muti. Aggrappate a rami secchi del domani, anime in gabbia si dissolvono nella nebbia. Involucri accartocciati stracciati, vuoti, giacciono a terra. Nella dispensa non ci son più frutti, né semi. Nemmeno sugli scheletriti alberi secchi. È morte sugli stecchi neri, privi di linfa. Lampeggiano intermittenti, nelle vuote menti ricordi evanescenti, scoloriti di colori ricordati. Uno scricchiolio frantuma un silenzio senza fine. Si schiude piano, e poi si rompe con fragore, il guscio pieno, dell'aurora! Aurea Eos di era nuova, irrompe! Mentre fotoni squarciano grigiori intensi, le valchirie lucenti, cavalcano nel cielo. È Aurora rosa e sarà domani!
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