Pubblicato il 11/08/2011 15:03:36
Inutilmante gli aghi della torre compassano il quadrante. Il tempo si è fermato nell'eco che moltiplica il chi siamo. (Riverbero di ceppo che divampa sulla pietra d'altare sconsacrata forma esplicita o grumo di parole altrui?) Gli occhi della congenita miopia, vane aguzzano lenti affumicate: sipari d'ombra rèlegano il cielo, negata azzurrità scialbato inganno di sopravvissuti. L'ora immobile scava fosse più che la morìa. Se natura imbelletta,puntualmente la terra dei sepolcri, è artifizio che illude. Di sotto è il vermicaio. Smuoveremo i minuti di quest'ora restia?Chi lo può dire! A noi preme capire perchè indugia la mano.
Maria Teresa Savino
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