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I nuovi poveri

Argomento: Economia

di Danilo Mar
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Pubblicato il 06/09/2010 21:23:03

Quello che andate a leggere è un articolo di qualche anno fa, ma attualissimo anche oggi perché in Italia nulla è più stabile del precario. Governo compreso.
[Danilo Mar]


I nuovi poveri

Le notizie sono su tutti i quotidiani ormai da tempo! Siamo il Paese più vecchio e più povero di Eurolandia! I numeri sono crudeli e disarmanti: una famiglia su sei vive sotto la soglia della povertà! E due su sei arrivano a fatica alla fine del mese! Ciò significa che solo tre famiglie su sei non hanno problemi! Sta scomparendo il ceto medio e si va verso una società quasi manichea: ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri!

Le colpe - essenzialmente - sono due! Una di carattere strutturale e l’altra la definirei quasi morale. Quella strutturale è la mancata riforma delle pensioni, che andava fatta a metà degli anni ’80 con scelte coraggiose, come quelle fatte dalla lady di ferro - Margareth Thatcher - in Inghilterra. La signora Thatcher non si lasciò intimorire dalla minaccia del sindacato di uno sciopero ad oltranza e varò la legge, approvata anche dai Laburisti - che prevedeva il completo riordino delle pensioni, ovvero la possibilità di fare gestire ai Fondi oppure alle aziende. Nel primo caso uno poteva - e può - scegliere come e quando andare in pensione, tanto riceverà in proporzione del versato. Nel secondo caso l’innalzamento dell’età pensionabile, ovvero l’uscita più tardi dal mondo del lavoro, produrrà pensioni più ricche. Anche Regan aveva fatto la stessa cosa negli USA, adottando un braccio di ferro coi Controllori di volo che licenziò in tronco!!

La riforma della Thatcher sollevò lo Stato centrale del peso delle pensioni d’anzianità di servizio, liberando capitali ingenti Capitali risparmiati e investiti nella più grande crescita del PIL in Europa in quei tempi. Di quella crescita si giovarono le imprese e di riflesso i lavoratori, che ebbero aumenti salariali e premi di produzione. Sono passati 20 anni e da noi ancora si dibatte su quello che gli inglesi fecero in 48 ore!!

L’altra causa, quella morale, è riferita allo scempio dell’euro!! Sono da sempre stato un euroscettico, perché da sempre convinto che la squallida Europa di Maahstricht non poteva favorire il popolo ma solo i poteri forti!! L’unione europea nasce per volontà delle banche centrali e della grande finanza! Nel mio ultimo intervento a Cernobbio - poi non sono stato più invitato - era il 2003, denunciai apertamente queste cose e dissi che sarebbe stato un atto di coraggio uscire dall’euro e bisognava farlo subito, onde evitare un’implosione del sistema! Un atto coraggioso che fu bocciato dalle banche e dalla grande finanza! Nella mia replica, a braccio e con enfasi, dissi che andavano tutelati i bisogni della povera gente e non quelli dei "salotti buoni". La povera gente aveva - e oggi vieppiù - problemi di sopravvivenza mentre i "salotti buoni" quelli del metraggio della barca! Mi feci molti nemici e non fui più invitato! Chissenefrega!

L’euro è stato un disastro perché siamo entrati in una società con persone che avevano capitali e noi solo debiti! Per raggiungere i parametri furono varate finanziarie "lacrime e sangue", l’ultima - quella di Amato di 90.000 miliardi!

Vedete, se io mi devo mettere in società con tizio e ognuno deve versare 5 milioni di capitale, se io non ce li ho, li devo chiedere alle banche, che poi li rivuole indietro. Quindi io devo pagare ogni anno il rimborso del prestito che mi ha permesso di entrare in società con Tizio. Ora. Se a fine anno c’è un utile di 100.000 lire, sono 50.000 ciascuno. Ma con una differenza: Tizio, che i capitali li aveva di suo, intasca le 50.000 e se ne sta tranquillo mentre io intasco le 50.000 ma ne devo 60.00 alla banca! Come cazzo faccio? È quello che è successo a noi! Siamo entrati in Europa prendendo soldi ai cittadini con tasse, balzelli, gabelle e addirittura prestiti (CCT, BOT, CTZ), ma lo Stato deve rimborsare i prestiti e deve dare un minimo di servizi, per cui resta deficitario!

Altro problema è stato il valore di cambio, il fantomatico 1.927,36! Studi fatti dalla LUISS, da società che dettano il rating internazionale di un Paese, e da Fondazioni, erano concordi nel dire che un cambio equo era di 1.250/1.300, ma chi ci governava accettò il cambio proposto. Perché? Semplice: quando conti poco, poco ottieni! Poi s’è detto che non ci sono stati controlli e cazzate del genere! Balle: ogni cambio di moneta porta un aumento dei prezzi! Lo sa la Francia, quando passò dal vecchio al nuovo franco e la stessa ex Jugoslavia quando passò dal vecchio al nuovo dinaro! E lo sanno i nostri politicanti! Ricordate quando il Governo Craxi cominciò a parlare di "lira pesante"? Ovvero togliere tre "zeri"! Le mille lire diventavano 1 lira, le 5.000 diventavano 5 lire e così fino alle 100.000 che diventavano 100 lire. Era prevista la reintroduzione dei centesimi. Ma tutto questo restò nel cassetto e sapete perché? Perché da studi fatti si calcolò che poteva esserci un aumento del costo della vita del 30 o 40 percento! E Bettino, che stupido non era, lasciò perdere.

Che poi l’euro avrebbe generato aumenti gli addetti ai lavori lo sapevano. Lo sapevano nel momento in cui furono definiti i "tagli" della carta moneta! I Paesi economicamente forti hanno tagli piccoli! Prendiamo gli USA: il taglio più piccolo è di 1 dollaro! Eurolandia risponde con 5 euro! I tagli grandi sono un segnale pericoloso perché vuol dire che l’economia si avvita su se stessa e non produce nulla. L’esempio classico è la Repubblica di Waimar: si stampava cartamoneta di un miliardo di marchi!! Poi, aggravatasi la crisi, stampavano carta moneta solo da un lato, per guadagnare tempo! Non siamo certo a Waimar, ma la scelta dei tagli dell’euro la dice lunga!

La crisi della moneta non è solo un problema italiano ma è un problema generale. I tedeschi - se potessero - tornerebbero al marco e così i francesi rivogliono il franco. In Danimarca col referendum hanno detto no all’euro e no hanno detto Svezia e Norvegia! Poi ci sono i soliti inglesi che fregandosene dell’Europa, non hanno aderito all’euro ma si sono tenuti la sterlina! E sono certo che se si proponesse anche da noi un referendum sull’euro, vincerebbe la vecchia amata lira! Paradossalmente le nazioni cosiddette "ricche" prima dell’avvento dell’euro, ovvero Germani, Francia e Italia, sono quelle che più hanno pagato il cambiamento. Nazioni di seconda fascia, come la Spagna o il Portogallo o la Grecia, sono quelle che più se ne sono avvantaggiate! Vi siete chiesto il perché? Perché la crescita bassa ha favorito i Paesi più poveri! Facciamo un esempi se prima dell’euro noi crescevamo di 3 punti percentuali e la Spagna di 1 punto, eravamo noi nettamente più ricchi! Ma se con "Eurolandia" di media si cresce 2, noi impoveriamo di un punto e la Spagna arricchisce di un punto! Ovvero cresce la povertà!

E le cose andranno peggio con l’ingresso dei Paesi dell’Est che si gioveranno di una crescita sempre più bassa ridimensionando i Paesi di seconda fascia a vantaggio di quelli di terza fascia! Spero che abbiate compreso il problema anche se spiegato in modo da fare aborrire i santoni dell’economia, ma sono quelle 3 famiglie su sei che patiscono il fine mese che devono comprendere! Le altre tre di problemi non ne hanno! E sono sempre più convinto che entro il 2050 si tornerà alle monete nazionali per l’implosione di "Eurolandia"!

Anche il recente aumento del tasso di sconto rema in una direzione pericolosa, così come - per quanto ci riguarda - la mancata riduzione delle tasse (oltre alle già citate pensioni). Se non si liberano capitali freschi da reinvestire nelle aziende, non andremo da nessuna parte!

Altro grave problema è costituito dal "sistema banche". Da noi le banche controllano giornali e aziende e sono - di fatto - esse i padroni! Ed è cosa sbagliata! Le banche dovrebbero esercitare un ruolo esclusivamente creditizio e non partecipare alla gestione aziendale! Così come gli imprenditori (o prenditori?), dovrebbero assumersi la "responsabilità di rischio" e non intascare gli utili e spalmare le perdite sulla collettività! Troppo comodo! E se ci sarà una diminuzione della pressione fiscale, questo dovrà accadere perché i capitali che si libereranno dovranno servire a rendere le aziende più ricche, il che vuol dire stipendi più alti e benessere per tutti! E poi ci sono i giornali! La figura dell’editore puro è sparita. Di fatto i giornali sono delle Aziende, ovvero delle banche! Basta vedere la guerra che s’è scatenata, un paio di anni fa, intorno a RCS: ha fatto "morti" a non finire (chiedere a Ricucci e soci). Eppure le mosse di Ricucci - avventate quanto si vuole - dovevano pure avere un fondo di logicità!!! Cazz parto dal presupposto che Ricucci non è matto e che sapeva benissimo che il patto di sindacato che controlla RCS non era scalabile. E allora? Ripet Ricucci non è un fesso (anche se di fatto lo è diventato) e se ha scalato RCS è perché "qualcuno" lo ha invitato (o obbligato?) a farlo. Se lo ha invitato a farlo deve avergli fornito anche delle garanzie. Se - al contrario - è stato "obbligato" , di garanzie non ne aveva ma ha dovuto cedere scegliendo il male minore. E dopo tutto quel patatrac siamo alle nozze Unicredit - Capitalia, che porta Geronzi ai vertici di Piazzetta Cuccia! Ma d’altra parte intorno al "corrierone" si sono combattute sempre battaglie cruente. Da De Benedetti agli Agnelli, da Cefis alla public company, da Romiti a Galaeri e oggi a Geronzi, chi controlla Piazzetta Cuccia controlla il capitalismo italiano. Ovvero le banche! Mi viene in mente quello che dicono gli inglesi: chi controlla il Tamigi controlla Londra, chi controlla Londra controlla l’Inghilterra e chi controlla l’Inghilterra controlla il mondo! E non a caso, quando c’è nebbia a Londra si dice che "l’Europa è isolata".

Dubito che questo Governo possa attuare quella riforma pensionistica che urge (troppo sotto scopa dalla CGIL, Cobas e compagnia cantante), dubito anche che possa farlo il prossimo governo di centrodestra (la triplice porterebbe a Roma qualche milione di pensionati in gita a Piazza San Giovanni). E allora? Duole dirlo, ma credo che la forbice tra i nuovi poveri e i nuovi ricchi tenderà a crescere generando una voragine nel buco già ampio formatosi alla voce "prestiti personali". Ovvero, ci saranno sempre più "soldi di plastica" per arrivare a fine mese. Carte di credito "cariche" di 1.500 euro fino ad un massimo di 5.000 euro, ricaricabili, che aiuteranno - nell’immediato - le famiglie. Ma che alla lunga, se non tenute sotto controllo, segneranno la fine della stabilità familiare. Cioè, quando la famiglia non sarà più in grado di rimborsare mensilmente il dovuto, ecco che la banca si rifarà sul quinto dello stipendio, di fatto "uccidendo" la famiglia malcapitata. Basta dare una occhiata ai numeri: sono sempre di più i dipendenti soggetti al pignoramento dello stipendio. Che volete: le banche sono forti con i deboli e deboli coi forti! Permettono a Cirio e Parmalat (due nomi a caso) di cuccarsi migliaia di miliardi che poi vanno a recuperare con la povera gente o coi conti "in sonno". Vale quello che diceva Keynes: "è meglio togliere ai poveri, si prende poco ma sono tanti! E non si possono permettere avvocati che li salvano!". Crudo cinismo, ma orrenda verità!

E qui stanno anche le colpe della Magistratura, che corre appresso alle vallette, ai calciatori, a Berlusconi, con inchieste che non portano a nulla e che il più delle volte si risolvono con un salasso per le pubbliche finanze (ricordate il caso Merola? Proprio lui, il "merolone"! Orbene, sembrava che dovesse finire in galera e che dovessero buttare la chiave e….un cazzo! È stato assolto, e lo Stato gli ha dovuto versare 300 milioni di lire e tante scuse come rimborso per danno all’immagine! Soldi nostri!!!). E di casi come questo ne è piena ogni cancelleria di Tribunale. Vogliamo scommettere su Moggi? Tornando a bomba, parlavo delle colpe della Magistratura e mi chiedo come può un Giudice deliberare che ad un dipendente che paga 500 euro di affitto, monoreddito, con due figli, che percepisce 1.200 euro di stipendio, vengano prelevati 240 euro (un quinto) per risarcire la banca di 1.500 euro? Se non poteva arrivare prima alla fine del mese, come può dopo con soli 960 euro? Di fatto si "uccide" una famiglia. La crisi porterà alla fine del matrimonio, figli allo sbando, a volte ci scappa il suicidio, e si va ad infoltire la fila dei poveri in cerca di cibo alla Caritas. Possibile che non esiste un Giudice che dica: cara banca, tu hai concesso la carta di credito a questo signore sapendo che aveva un reddito basso e ora la mia morale ed il rispetto per la vita umana, mi impongono di non accettare la sua richiesta di prelievo coatto dallo stipendio. Questi 1.500 euro mettili in "conto sofferenza" insieme a quelli di Cirio e Parmalat (e mille altri) e stai più attenta a come elargire il credito.

Se un Giudice avesse questo coraggio si salverebbero molte famiglie e si ritroverebbe quella carità cristiana che tutti stiamo perdendo. Lo urlo forte: ce n’è uno? Col cazzo! E mica si fa carriera andando contro le banche!!!

Vi siete accorti come è cambiata la pubblicità sia televisiva, sia sulla carta stampata? La gran parte degli spot riguardano il credito al consumo (compri oggi e cominci a pagare fra 8/10 e anche 12 mesi!), molti altri riguardano i prestiti personali (sono nate società, collegate a banche che impongono interessi da usuraio! Di fatto, le banche essendo vincolate da leggi specifiche, creano società parallele prestando soldi a interessi criminali. E quello che è bello - o brutto - è che nessun giudice va ad indagare su queste società collegate, e si che di materiale ce ne sarebbe! Siamo di fronte al classico conflitto di interesse: ma tutto tace). Altri spot riguardano le cosiddette banche on line, mangiasoldi senza fondo (pure queste collegate alle banche tradizionali), ma il fatto è che quando non si arriva più alla fine del mese, ci si aggrappa a tutto! E tutti questi investitori pubblicitari solo lesti a finanziare la famiglia in difficoltà; basta ci sia un contratto di lavoro a tempo indeterminato e loro sono a posto. E se il beneficiario del prestito va in pensione e non ha ancora estinto il debito, tanto meglio! La legge prevede che un quinto del TFR vada alla banca o chi per essa. E se ancora non ci siamo c’è sempre un quinto da cuccare dalla pensione! Che schifo!

Lo dico con tutta franchezza: spero che il prossimo Governo riveda le leggi sul prestito al consumo, sui prestiti personali e sulle banche on line e società finanziarie. Inoltre provveda alla separazione delle carriere dei Magistrati onde evitare lobby tra Giudici, PM e giudicati! Ma vi rendete conto? oggi il Magistrato tizio è Giudice in un processo la cui pubblica accusa è sostenuta dal Magistrato Caio e domani i ruoli si invertono! Voi cosa dite: ci può scappare "l’accomodamento del giudizio?". Io dico di si! E ci sono mille esempi! Allora che il Giudice sia sempre Giudice e il PM sempre PM. Spero anche che finisca la "compra dei parlamentari", ovvero modificare l’articolo di legge che recita: "il Parlamentare è eletto SENZA vincolo di mandato", che deve diventare "il Parlamentare viene eletto CON vincolo di mandato". Ovvero chi è eletto in una coalizione non deve tradire il mandato elettorale e cambiare casacca! Ma noi elettori chi siamo? Solo fessi da prendere per il culo? Se ci fosse stata questa "leggina" non sarebbe nato il primo Governo Berlusconi (Tremonti e Cecchi Gori passarono dal Patto Segni al Polo delle Libertà); non sarebbe nato il Governo Dini che, Ministro col Polo, si trasferì armi e bagagli dall’altra parte insieme alla Lega che aveva invece stipulato un patto elettorale con FI; non sarebbe nato il Governo D’alema, che si giovò di Mastella e soci che abbandonarono il Polo e fondarono l’UDR (poi UDEUR), per soccorrere "baffino"; e ultimo in ordine di tempo, sarebbe andato a casa Prodi salvato - invece - da Follini e la sua "Italia di mezzo". Ma come diceva Flajano "noi corriamo in soccorso dei vincitori"! D’altra parte cosa aspettarsi da chi, in due guerre mondiali, parte con un alleato e arriva col nemico?

E qui sono con Battiato che canta "Povera Patria"!

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po’ da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare



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