:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1840 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Apr 26 16:09:31 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Mario Fresa

Argomento: Intervista

Testo proposto da LaRecherche.it

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 28/12/2019 12:00:00

 

Mario Fresa, la traduzione come autobiografia spirituale

di Prisco De Vivo

 

 

L’ultimo numero del semestrale “La Revue des Archers” di Marsiglia, diretto da Dominique Sorrente, ha dedicato l’apertura ad alcuni testi poetici di Mario Fresa, uno dei nomi più significativi della nostra poesia più recente. Dopo essere apparse, negli ultimi anni, sulle principali riviste letterarie italiane ( “Paragone” , “Nuovi Argomenti”, “il verri”, l’ “Almanacco dello Specchio” di Mondadori) le poesie di Fresa sono dunque approdate in Francia, grazie alla traduzione di Viviane Ciampi. Lo abbiamo intervistato.

 

Come si può leggere una poesia, oggi?

«Senza la pretesa di sciogliere per intero gli enigmi che essa nasconde sempre. Il lettore deve ricordare che nessuna poesia è parafrasabile o spiegabile con altre parole rispetto a quelle che sono state scelte dal poeta. Si deve accettare, insomma, l’ipotesi che una parte della poesia che si legge possa rimanere misteriosa o non del tutto comprensibile né, tantomeno, “comunicabile” ad altri: è impossibile, secondo me, cercare di “insegnare” a leggere compiutamente una poesia; la responsabilità della sua lettura è personale, appartiene solo al lettore».

 

La poesia può essere letta senza traduttore?

«Sì, ed è la cosa migliore. Sarebbe opportuno conoscere la lingua nella quale una poesia è stata scritta, e poi tradurla personalmente, senza affidarsi al lavoro altrui. Studiare e tradurre da soli una poesia scritta in un’altra lingua è un esercizio critico entusiasmante; e infinibile».

 

Come si è accorto di avere una predilezione per la traduzione dei testi?

«Ho sempre voluto interrogare e analizzare i testi originali in modo diretto. Perciò, di solito, dopo averla studiata a lungo, tendo ad accantonare la lezione del traduttore e mi metto a ritradurre daccapo il testo che decido di approfondire, ricorrendo, se possibile, ai dizionari e ai vocabolari storici, cioè quelli che risalgono al tempo del poeta e dell’opera da esaminare. È una sorta di amorosa lotta a corpo a corpo con la lingua dell’Autore».

 

Quanto le ha insegnato, per esempio, tradurre i “Fiori del Male” nel suo recente libro “Alfabeto Baudelaire”?

«Mi ha insegnato ad amare ancor di più le vertiginose altezze belcantistiche dei versi baudelairiani (studiati da più di vent’anni: il primo saggio di traduzione apparve su di una rivista, nel 1997); e mi ha insegnato, soprattutto, quanto siano fallimentari l’ambizione del calco isometrico, o il desiderio di imitare la struttura metrica o prosodica o fonica di quei potentissimi testi. Non si deve imitare o ricalcare: ma evocare, o rievocare, senza fingere di riprodurre l’atmosfera stilistica o espressiva del tempo dell’Autore. Il passato non può mai ritornare: e il traduttore non è un restauratore o un mago o un Medium. Un traduttore è un interprete e un critico e non può e non deve mai sostituire il poeta che traduce».

 

La traduzione poetica può pareggiare la bellezza del testo originale?

«È qualcosa di diverso, di altro. La traduzione è pericolosa e affascinante perché può trasformarsi in un gioco bizzarro, un “gioco di ruoli”. Una cosa da nevrotici: succede allorquando il traduttore, per un attimo, pensa di essere diventato un altro, cioè l’Autore che sta traducendo. Come gli attori che pensano di essere, sulla scena, i personaggi che stanno interpretando. C’è qualcosa di folle, in questo mascheramento, in questo gioco a nascondersi e ad essere un altro da sé stessi. Ma ciò può essere terapeutico. Parlare con la bocca di un altro è una confessione mascherata, differita, apparentemente non sincera. Ma ogni confessione mascherata nasconde l’inizio (e l’indizio) di un’autobiografia inconscia, cioè spirituale: dunque, profondamente vera. Le maschere, tutte le maschere che noi indossiamo, siano diurne siano notturne, servono a questo: a dirci chi siamo, procedendo nel buio».

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Tra i vari articoli, qui sotto, trovi altre interviste da leggere:

:: [ Intervista ] Gli autori di Il ramo e la foglia edizioni (Pubblicato il 24/01/2023 15:56:20 - visite: 1349) »

:: [ Intervista ] Gabriele Greco (Pubblicato il 21/08/2021 12:00:00 - visite: 778) »

:: [ Intervista ] Raffaele Floris (Pubblicato il 23/07/2021 20:53:44 - visite: 1579) »

:: [ Intervista ] Emanuele Monaci (Pubblicato il 23/06/2021 00:03:06 - visite: 801) »

:: [ Intervista ] Daniele Petruccioli (Pubblicato il 27/05/2021 12:00:00 - visite: 1879) »

:: [ Intervista ] Saverio Maccagnani (Pubblicato il 23/05/2021 12:00:00 - visite: 1060) »

:: [ Intervista ] Davide Savorelli (Pubblicato il 29/04/2021 12:00:00 - visite: 1307) »

:: [ Intervista ] Raffaela Fazio (Pubblicato il 17/04/2021 15:49:21 - visite: 1453) »

:: [ Intervista ] Giaime Maccioni (Pubblicato il 11/10/2020 16:37:47 - visite: 2018) »

:: [ Intervista ] Maria Teresa Infante (Pubblicato il 02/07/2020 18:27:49 - visite: 2426) »