Parafrasare, comprendere e scavare nei versi dell’autore è un’impresa che sfugge ai più, perchè poesia è arte e come tale non va recensita, ma goduta ed abbracciata per quella che è.
Manuel Paolino ci mette di fronte al suo stile, così uguale e così diverso pagina dopo pagina. Un filo conduttore che si interrompe e riannoda ad intervalli irregolari.
Ci si perde nei versi tra pensieri nostalgici, d'amore e d'esoterismo.
Il lettore centellina le strofe col contagocce al fine di assaporare ogni poesia, ogni pensiero.
Completamente.
La scrittura di Paolino è sfuggente ed enigmatica, ma anche evocativa e piena.
Uno stile sentimentale e nostalgico, dal sapore antico e divino, racchiuso in duecento pagine di pura poesia.
L'opera di Paolino è una rarità al giorno d'oggi dove un certo tipo di scrittura non è più sotto i riflettori ma che pulsa ancora, forte.
(Antonio Canale)