Giorno 29 aprile 2024, alle ore 18:00, nella Sala delle Culture di Sellia Marina, verrà presentato il mio libro di poesia, Radici come parole, Aletti Editore, 2023. Dialogheranno con me la prof.ssa Donatella Perri (IC Patari-Rodari di CZ, la dott.ssa Maria Primo (IC di Cropani-Simeri Crichi) e il dott. Carmine Lupia (Direttore Conservatorio Etnobotanico di Sersale, esperto di biodiversità). L'evento si inserisce in un percorso di promozione della lettura e affronta il testo poetico in chiave naturalistica, rielaborando le metafore paesaggistiche dello scrittore calabrese Lorenzo Calogero. La Calabria reale e apocalittica di quest'ultimo, fatta di creta e vento che spazza le fiumare, nella mia rielaborazione, unisce le sue forme alle vallate andine del Perù e alla mentalità magica degli Indios, collegando idealmente due "Sud" del mondo. Domina su tutto un interrogativo di fondo: si può scavare nel paesaggio come si scava in un libro? Quali strati sotterranei del senso la parola poetica fa emergere?
Ringrazio La Recherche che mi consente di promuovere qui l'evento.
Una delle mie poesie:
Su petali di papavero
Un raggio di sterminio cancella ogni forma:
scorre veloce un cielo di miele caldo
e una bimba sale su petali di papavero
dispersi nelle foreste millenarie,
forse è una via tra cespugli spinosi che girano
sempre a destra per far deviare il passo.
Nuvole rosse scavano il viso,
come dita su un muro: riflessi
ora teneri, ora di pietra: a questo limite
scabro la vita conosce se stessa,
la sua pasta d’umano.
Il bosco dei sugheri si protende sulle radure,
il ghiaccio sulla calda creta d’agosto
dove vedo l’impronta di una mano.
In un odoroso silenzio di vetro,
l’improvviso e pregnante biancore della luna
quando dita divine riportano i ruscelli in cima
ai colli, su su verso l’alto: ricami sognanti.
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