:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1091 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Fri Apr 19 03:59:33 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

il pane di agostino

di Nicola Lo Bianco
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 27/02/2020 13:02:43

IL PANE DI AGOSTINO

A quest’ora, che ore sono? le sette, sarebbe pronta la prima infornata,

avrei già fatto le prime due ore, brioches bocconcini e millefoglie per le monache di S.Vincenzo, che dice: mastro Agostino, ma che ci fa la benedizione a questi panini?

Sorella, il pane è come la Santa Messa, ci vuole silenzio e devozione,

altrimenti non cresce, solo che oggi pane buono non ne mangia più nessuno.

 

Mah! dopo più di trentanni che faccio il panettiere, viene il principale e dice: ormai il pane è l’ultima cosa, Agostino, grazie, scusa. Disoccupato.

Meno male che allora ce l’hanno respinto di adottare un bambino,

ch’avevamo tanto combattuto io e Margherita,

ma non siamo in condizioni, dice, non siamo idonei.

 

Allora che cosa ho fatto nella mia vita?

Ora che sono capace di fare diventare il mondo pane addio,

scancellata pure quella sinfonia di mia madre che per qualunque cosa

ripeteva:-estratto e maestria, Agostino, estratto e maestria-,

che non ho mai capito che c’entrava l’estratto,

ma la maestria, cara madre, se mi vedi e se mi senti, ce l’ho messa,

ma a quanto pare tutto questo amore non è servito a niente.

Purtroppo è vero, ti sei illuso con questa prosopopea del pane,

che te l’adori come se fosse l’ultimo trofeo:dillo chiaro:ti sei ingannato.

 

Dice , il mondo è cambiato, vabbè,

cambiato per quanto sia, qualche cosa la devo fare,

mi potevo fare carabiniere insieme a mio cognato,

ma io, però, che lasciavo a Margherita?

Che già l’adoravo quando veniva d’inverno ch’entrava:

- mih!  che bel calduccio che c’è vicino al forno, mastr’Agostino!

che bello profumo di pane caldo di primo mattino apre l’appetito!

che quando l’abbracciavo, amore amore, mi pareva che pure lei

odorava di pane e farina, che non mi sembrava l’ora di sposarmela,

che già guadagnavo la  mia buona mesata, chè allora era vero il Padre Nostro che dice “dacci oggi il nostro pane quotidiano”.

 

Sia come sia, una sera a Margherita gli venne l’infelice idea di dire:

-a che non fai niente, Agostino,  vacci tu stasera a prendere il pane-,

e Agostino ci andò.

E fu bello perché tutti gli fecero festa, compreso il principale, tanto che il pane gli diedero quello caldo dell’ultima sfornata, che così arrivavo a casa da Margherita con quel profumo.

Invece Agostino gli venne in testa e cambiò strada e arrivò al ponte Corleone, frenò, posteggiò, e si mise a passeggiare rasente il muretto, uno sbalanco a portata di mano, chè uno arrivava, alzava la gamba e …

Solo che c’era quella luce della carrettella, con i cappelli e la bandiera

che sventolava, e quel vecchio tunisino seduto che lo guardava,

e in silenzio gli diceva: -ti vuoi sfracellare, sfracellati, tu morto e io vivo-,

e poi gli sorrideva, inshallah, e gli indicava le coppole, come a dire:

-vieni qua, comprati una coppola, che ti faccio uno sconto eccezionale-.

 

Dice che quando arrivò a casa che Margherita stava in pensiero,

dov’era stato?che ci faceva con quella coppola in testa che le pareva un altro?,

Agostino se l’abbracciò stretta stretta, se la baciò tutto furioso

come quando fu la prima volta, amore amore,

tanto che Margherita gli domandò:

-Agostino,  ch’è successo qualche cosa? Dimmi la verità. –

 

 

 

Nicola Lo Bianco

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Nicola Lo Bianco, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Nicola Lo Bianco, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: le cose da fare di Isidoro (Pubblicato il 22/10/2019 09:09:18 - visite: 578) »

:: Non t’agitare, qui possiamo solo sospirare (Pubblicato il 11/05/2017 10:38:56 - visite: 632) »

:: le cose da fare di agostino (Pubblicato il 16/06/2016 18:59:07 - visite: 924) »

:: Sorreggersi agli appositi sostegni (Pubblicato il 26/01/2016 18:31:39 - visite: 886) »

:: Elogio del silenzio (Pubblicato il 03/10/2014 19:04:48 - visite: 1156) »