Nell’ora più oscura della notte
sobbalzo a sedere sul materasso
preda di tremiti e freddi sudori
ignaro di quanto ho sognato.
In un battito di palpebre
mi giro e resto di sasso:
nel buio, brillano due grandi occhi
di un essere indemoniato.
Attraverso il mare di tenebre
sono fari dai riflessi rosso rubino.
Mi fissano in modo aggressivo,
non riesco a muovere un muscolo.
Provo gelo nelle ossa
tremo come fossi pulcino.
Quale può essere il suo obiettivo?
Sono un uomo solo
e perduto nel terrore.
Oh alba, sorgi presto! Falli svanire!
Quel sguardo mi logora l’anima!
Una risata truce riempie la stanza.
Sussulta impazzito il mio cuore
quel verso non si può sentire
freddo e umido risulta il clima
svanisce in me ogni speranza.
Un artiglio vischioso mi prende la mano
provo un orrore senza fine.
Questa cosa mi porterà via, lontano
in una dimensione senza confine.
Grido, non resta altro da fare.
Di colpo, mi sento sollevare.
Oh, ti abbraccio, mio destino triste
è ora che io vada…
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