Pubblicato il 28/09/2022 19:51:50
Ho avuto anch'io i miei quindici anni e un elettroncefalogramna ancora nella norma malgrado la mia vita scrivesse righe storte e la mente ogni giorno partorisse gli stessi o nuovi fantasmi.
Non chiedermi perché ho camminato nella vita come avessi una direzione, non ho mai davvero abitato me stesso ma solo perché ne ignoravo il perimetro e tuttora non ne conosco i confini ma certo l'arsura che mi brucia in gola e annaspo nel buio di ogni senso semmai uno ve ne fosse a questo strazio eppure faccio del mio pensarti una terra un riparo a questo esilio che mi allontana da te. Fatti carne, fatti pioggia, alluvionami con ogni senso purché tu mi stordisca o io non sappia più a quale catena è legata la mia morte. Se al tuo nome affianco il tuo ti amo la mia sconfitta mi apparirà più lieve e potrò sopportare il muto tacere di questi miei giorni.
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