Pubblicato il 04/11/2022 19:04:10
Vorrei dirti di un silenzio poco fertile ora che odo gemiti tra i solchi e la parola è una ferita aperta sulle labbra ancora sanguinante Vorrei dirti dei sogni affossati tra le pozze
nelle notti di invisibile luna quando intorno tutto gracida strano e non v'è nenia che incoraggi il sonno Vorrei dirti contando sulle dita
di ogni cosa perduta oppur smarrita sicché il conto portato sulle dita approdando ad un numero finito dell'impresa allevii la fatica ma non bastano i palmi d'una folla confluita copiosa in una piazza all'indice completo delle impronte che tu hai scavato nella mia memoria. “A lui che di me è l’essenza “
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