La luce di quest’aurora
è un tonfo di palme
gioco esaltante di domande
assenza di rischio di rifiuti-
per le vicende del giorno
la parete perderà i suoi ciottoli.
La luce di quest’aurora
i seni spogli dei miei sguardi
gli olezzi multipli d’un mazzo di fiori
dalle rose ai ciclamini
passando attraverso i girasoli,
la viola del pensiero.
Il rumore delle pietre,
della risacca del mare-
sfiora anse di rena in cui ci stendiamo
frante dal bagnasciuga del frangiflutti.
Il miele della tua pelle, la fragranza del pane
dalle orchidee delle stelle scendono gabbiani implumi.
La luce di quest’aurora
fiamma che ti rigenera
nasce verde e muore d’erba.
I primi balbettii di felicità
furono sotto veli di rugiada.
E nelle tue labbra vi è il cielo.
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