Mai cessa di stupirmi la ballata
che sempre emozionava in altri inverni
quando al buio si palesavano mostri
nel lucore vago intrecciando passi
di danza orrendo sabba per la stanza.
Con le coltri tirate a lasciar fuori gli occhi
atterrito li scrutavo, sebbene
paressero non avere altro intento
che quello di aspirarne ipnotica aria
assorte volteggiando anime morte
ogni volta che ancora l'ascolto, ombre
ne vedo sui muri guizzare ancora
fuor d'ogni romanticismo: allora
pletora di vampiri, maghi e streghe
miranti a ingenue carni messe avanti.
:
Echi sono d'una ballata vecchia
dal ritmo rugoso che s'attorciglia
lento oscillando esile mai violento
ora che ballano estatici sufi
tondo tondo in stanza fuori dagli occhi
schiudendo mente e cuore e mai cadendo.
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