:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Amore

di Luciano Folgore (pseudonimo di Omero Vecchi) 

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 16/02/2016 15:12:07

 

 

Innamorati,

empiti gli occhi e l'anima

di questo senso d'acqua e di sole

che dove passa

lascia impronte

di rugiada e di polline.

Esci all'aperto,

senza che nessuno ti accompagni,

appena fuori della tua indifferenza

trovi che tutto ti aspetta e ti vuole:

l'erba, l'aria, la strada, il cielo

e un desiderio di felicità

che non si vede,

perché troppo vicino agli occhi,

forse dentro,

come il sangue, come lo spirito.

 

 

Innamorati

per questa adolescenza

meravigliosa ed attonita

che nasce eternamente dal fondo,

che viene dall'infinito

della letizia e del pianto.

L'arcobaleno è un ponte di luce

tenuto da lacrime di pioggia

sulla nera vertigine della terra.

 

 

Esci all'aperto ed offriti

all'avventura dell'ombra e del sole.

Lasciati prendere

dall'impeto caldo della primavera,

e non importa che tu sia trascinato

dove non sai,

anche se dovessi vivere

un solo minuto

avresti goduto tutto,

avresti traversato l'immensità

come un pensiero di Dio.

 

 

Questo è l'amore,

e se non trovi la porta

per uscire dalla tua noncuranza

e camminare specchiato

dall'erba, dall'acqua, dall'aria,

a che ti serve la musica

che ti fa vortice dentro?

A che ti servon le lacrime

che ereditasti nascendo?

Innamorati e sii creatura

saresti pietra altrimenti,

cieca pietra senza tempo,

peso inutile

sulla palpitante carne del mondo.

 

 

Innamorati,

abbandonati,

esci;

oggi ogni cosa t'attende e ti vuole,

ecco due occhi, due mani,

una bocca,

una parola di paradiso: Amore! 

E tutto il resto non è che una favola:

la favola disperata del nulla

senza gioia, senza lacrime, senza Dio.

 

Luciano Folgore - 1886-1966


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Luciano Stefanelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Luciano Stefanelli, nella sezione Proposta_Poesia, ha pubblicato anche:

:: Invictus , di William Ernest Henley (Pubblicato il 21/01/2023 17:25:28 - visite: 504) »

:: Invictus , di William Ernest Henley (Pubblicato il 21/01/2023 17:07:43 - visite: 258) »

:: Memento , di Iginio Ugo Tarchetti - 1839-1869 (Pubblicato il 17/02/2016 00:24:29 - visite: 2587) »

:: If I shouldn’t be alive , di Emily Dickinson (Pubblicato il 16/02/2016 01:56:54 - visite: 760) »