:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Recensioni
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
Pagina aperta 320 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sat Apr 20 14:07:00 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Di novembre (alveo)

Poesia

Gian Piero Stefanoni (Biografia)
LaRecherche.it


Recensione proposta da LaRecherche.it

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 05/05/2023 12:00:00

 

[Recensione di Maria Lenti]

 

Una poesia al giorno per la propria madre, dal riapparire della malattia (27 novembre 2021) fino alla sua morte (5 maggio 2022): l’avvertimento, le domande e il dolore, il suo viso e il suo amore per un amore di figlio con tutti i suoi sensi e il suo corpo vigili, affettuosi e, va da sé, straziati.

E un anticipo di quel che non sarà rassegnazione: “Come sarà quando tornerò qua senza te?/ Quale grazia verrà per me dall’abbandono?/ Vincerà il dolore o il ricordo?” (19 gennaio).

La madre è lì, consapevole del suo stato e del dolore del figlio. Quel figlio che la prende in sé giorno per giorno nei mesi dello spegnersi così come l’ha fermata, nel suo intimo, negli anni della sua vita; quel figlio che percepisce i rumori del silenzio, dei silenzi reciproci, che guarda nel profondo della madre e delle fibre sue, di figlio, prima o poi privato di una parte di quelle fibre; quel figlio apre spazio dentro di sé per la poesia perché resti l’intensità dei giorni e degli sguardi, delle poche parole e del tanto amore.

E lei, la madre: “Sabato di fuoriuscita/ dalle macerie del sogno/ ma sorridi alle otto e trenta/ già pronta come di ragazza/ alle tue piccole conquiste.” (2 aprile).

E lui, il figlio, non sapere più il suo dove, quando lei si spegne: “Non so dove sono” (5 maggio).

Se, come sappiamo, la poesia d’amore (in tutte le sue gradazioni e diramazioni e anfratti) è difficile, quella verso la propria madre (o verso i genitori) è ancora più difficile, a mio parere, entrando in risvolti di un vissuto di nervature e vene condivise in naturalità dalla nascita. In questa sua ultima raccolta, Di novembre, Gian Piero Stefanoni senza difficoltà arriva in alto: mescida, con sentire pieno eppure asciutto, presente e passato, sommovimenti e ripresa, sospensione di quel che accadrà e consapevolezza dell’inevitabile.

E confida, per un sempre, nella poesia.

E ha affidato alla poesia il diario del proprio esserci nei cinque mesi dell’addio.



Scarica gratuitamente l’eBook »

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

 

Leggi altre recensioni ai libri di Gian Piero Stefanoni:

:: Lunamajella - Edizioni Cofine
(Pubblicata il 21/06/2019 12:00:00 - visite: 1150) »


:: La Tua Destra - LaRecherche.it
(Pubblicata il 25/11/2016 12:00:00 - visite: 1694) »


:: Da questo mare - Edizioni Gazebo
(Pubblicata il 23/01/2015 12:00:00 - visite: 1876) »


:: Roma delle distanze - Edizioni Joker
(Pubblicata il 04/05/2012 12:00:00 - visite: 2262) »


:: Geografia del mattino - Edizioni Gazebo
(Pubblicata il 16/10/2008 19:23:00 - visite: 1790) »