|
« torna indietro |
leggi il testo | scrivi un commento al testo »
Commenti al testo di cristina bizzarri
Il Signore fa pru pru
|
|
cristina bizzarri
- 25/01/2012 13:25:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Non posso fare altro che le fusa per i vostri commenti. Grazie! A Franca: è proprio come tu dici, non cè altro da aggiungere!
|
Franca Alaimo
- 25/01/2012 12:26:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
Che testo delizioso in sé ed ancora di più per una come me che adora i gatti! Le note dominanti sono la gratuità dellamore che gli animali domestici ci donano, linnocenza delloffrire la loro presenza fisica, il misterioso e legame che sanno cucire con gli esseri umani. Loro, probabilmente, ci insegnano che cosa sia davvero lamore e, in qualche modo, prefigurano quello divino, che ci fa sempre "le fusa", anche se noi spesso non stiamo in suo ascolto. La poesia possiede una levità, una grazia, una tenerezza di lessico e danima che la fanno subito amare. Avrei voluto anchio scrivere uan poesia così per la mia gatta!
|
Loredana Savelli
- 25/01/2012 11:51:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Mi piace molto questo stile di scrittura. Ciao!
|
Censa Cucco
- 25/01/2012 10:48:00
[ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]
una favola alla Andersen, molto carina questa gattina...
|
cristina bizzarri
- 25/01/2012 09:55:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Grazie ai miei quattro commentatori, di cuore. Ognuno ha aggiunto spunti di riflessione e contemporaneamente ha arricchito questo testo. Non è una fantasia, Giovanni la tua. LIneffabile si rivela anche a scorci, squarci che può aprirci il mistero, la stranezza di una gattina. (Un comunione oltre i dogmi, veramente cristica cioè onnicomprendente: la conca dei ventri che accolgono, lattesa, lapparizione improvvisa...la gratutità). Chi chiamiamo Dio può essere anche infinitamente piccolo, e umile. Fort-da è di lacaniana memoria: una cosa che ho letto di questo geniale psicanalista. Un bambino sente, nel lancio di un filo attaccato, mi pare, a una pallina, e nel suo ritorno, la presenza e lassenza della madre, e poi nella vita questo pieno e questo vuoto ritorneranno...
|
Teresa Milioto
- 25/01/2012 09:48:00
[ leggi altri commenti di Teresa Milioto » ]
Mi unisco ai complimenti e agli amanti dei gatti in quanto tali già poeti... Un caro saluto.
|
Roberto Perrino
- 25/01/2012 09:46:00
[ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]
anche per me linterazione con i miei gatti e metafisica
|
Roberto Perrino
- 25/01/2012 09:44:00
[ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]
capio ac captus sum! bella proprio! chi ha almeno un felino per amico o figlio non puo che ritrovare tutta la propria esperienza in questo bel testo
|
Giovanni Degli Esposti
- 25/01/2012 09:01:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Degli Esposti » ]
E il titolo che mi ha fatto subito pensare! E allora scusami se ardisco tentare una interpretazione più "metafisica" dei tuoi versi. Il Signore (con una maiuscola non a caso) introduce ad una trascendenza (non è certo il signore padrone/a della gattina... nè la gattina stessa). Allora penso che tu abbia voluto traslare tutto il rapporto micia/umani in una sorta di parafrasi del rapporto (a volte) di Dio con noi o di noi con Dio. Si tratta di vedere se traslare la nostra visione spirituale in quella con un Dio da carezzare e blandire e/o poterlo avere con noi nei momenti stanchi e difficile... oppure (dato che la prima mi sembra un po molto forzata) pensare che a volte ti piace sentirti, Cristina, come creatura debole accoccolata nel grembo di Dio ("e adesso chetati anima mia")... questultima lettura è più intrigante e rassicurante... però è forse tutta una mia fantasia... e forse tu pensavi soltanto a te e alla tua gattina. Ciao!!!
|
Maria Musik
- 25/01/2012 08:38:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
Deliziosa, con leggerezza ed ironia, volutamente "leziosa", quasi infantile se non fosse per quellincipit. Mi è molto piaciuta... sarà perchè capita anche a me di guardare le nuvole e la mia gatta?
|
Alessandro Mariani
- 25/01/2012 01:07:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]
Mi è piaciuto molto luso del linguaggio: infantile, perfettamente adeguato alla dolcezza ( e ironia) del testo. Comunque, in ogni caso, plasmare il linguaggio non è affatto facile. E una questioni di cambi di registro, che spesso cambiano anche quello che si vuole dire. E un gioco pericoloso ma che ti ha dato stupendi risultati. Trovo che sia molto difficile adeguare il testo a quello che si vuole dire. E non molti sono capaci, come te, di farlo.
|