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Commenti al testo di Loredana Savelli
punto coronato

Sei nella sezione Commenti
 

 Censa Cucco - 07/03/2012 09:55:00 [ leggi altri commenti di Censa Cucco » ]

sempre ritorna la musica che è l’anima della tua vita e alla vita la paragoni come alla parte sublime di te che viene da lontano a va verso l’inconoscibile...

 Silvia De Angelis - 06/03/2012 21:46:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Mi suggeriscono questi versi un grande desiderio di superare la soglia
di quanto già si conosce...
Buona serata Loredana

 Carla de Falco - 06/03/2012 18:22:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

chiusa magistrale.
bella poesia.

 cristina bizzarri - 06/03/2012 18:13:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Condivido appieno il commento di Giovanni, che non saprei esprimere così bene!

 Loredana Savelli - 06/03/2012 17:40:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

a Giovanni.
Prima di tutto non credo alla tua ignoranza musicale, semmai potresti non essere del tutto acculturato al linguaggio tecnico. Mi pare che tu abbia ben compreso il senso della "fuga" (le biscrome sono un valore musicale particolarmente breve, quasi frenetico) verso un "punto" (coronato forse perché è la meta finale). Sceglierei direzione e non dimensione perché fa pensare alla linearità dello spostamento, proprio come apparentemente lineare e unidirezionale è il tempo.
Sempre ringraziandoti per la tua attenzione, che per me è arricchimento! Oltre la musica tu metti ben altro, la tensione all’infinito!

Ciao!!! Buona serata

 Giovanni Degli Esposti - 06/03/2012 17:31:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Degli Esposti » ]

Scuserai la mia ignoranza musicale, Loredana, ma, pur non sapendo di "biscrome" e di "punto coronato", riesco a parcepire nei tuoi versi una sorta di tensione all’infinito. Non solo di ritorno "al tempo" ma anche oltre il tempo. Tu la definisci "frenesia" io te la leggo più come tensione, di uno spirito che vuol fuggire dall’ordinario e conosce solo una "dimensione": quella dell’infinito, che va "dal lontano all’inconoscibile". Ho detto "dimensione" perchè mi suggerisce maggiormente (rispetto a "direzione")il senso spaziale della tua tensione di fuga, oltre i confini del noto e al di là delle misure umane definite dalla lontananza.