Franca Alaimo
- 16/06/2012 22:00:00
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Come sempre, Lorena coglie dalla quotidianità spunti inesauribili: in questo testo il soggetto è quel piccolo vuoto affettivo che si prova, talvolta, prima di andare a letto e che Lorena colma con la voce di un amico/a che lascolta e le augura la buonanotte. Questa poesia, ben curata e gradevole per le sue numerose rime,nasconde, se si fa ben caso, una memoria infantile: che bello vedere venire la madre o il padre a darti con un bacio la buonanotte (e il pensiero va alle celebri pagine di Marcel Proust in cui lautore desidera intensamente il bacio della mamma prima daddormentarsi); e una paura archetipa del buio e del vuoto che è la notte. Infatti, adesso, al posto di quelle presenze cè la solitudine, e cè una piccola caduta del cuore che si accontenta, però, di un ripieno per potere continuare a vivere anche il giorno che verrà. E sempre lamore, allora, il protagonista, se non il soggetto.
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