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Commenti al testo di Pietro Menditto
Ti ho portato dei fiori -sulla tomba di mio padre-

Sei nella sezione Commenti
 

 Pietro Menditto - 30/10/2012 07:55:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

Carissimi amici,
desidero ringraziarvi e abbracciarvi tutti. Sono commosso.

 Ferdinando Battaglia - 30/10/2012 00:07:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Certo, Pietro, si rimane in ammirazione di fronte ai tuoi versi; un’esegesi critica dispiegherebbe tutta la sua grandiosità di scrittura, rivelandocene la trama d’intrecci dei diversi piani di lettura. Mi preme anche a me sottolineare i versi già segnalati da Luciana:
"La luce ha ancora qualcosa da dire a quest’ora,
il meglio della sua sapienza quando muore
e va a posarsi su quello che resta di una cosa".

Ciao Pietro

 Fiammetta Lucattini - 29/10/2012 09:31:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Amarissima, straordinaria!

 Luciana Riommi Baldaccini - 28/10/2012 15:40:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

"La luce ha ancora qualcosa da dire a quest’ora, / il meglio della sua sapienza quando muore / e va a posarsi su quello che resta di una cosa.": e questo è assolutamente vero, anche per quanto riguarda il mistero di una relazione affettiva.
Molto bella! :-)

 Lorenzo Vazzana - 28/10/2012 10:59:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Vazzana » ]

La poesia è superamento della cenere, la poesia cerca di rompere il ghiaccio cosmico che gela un rapporto tra un padre e un figlio, tra l’uomo e la materia infinita, vasta, e gelida come il nulla; l’uomo si deve accontentare di quello che ha, il bambino povero che non può permettersi neanche la macchina per giocare, deve farsi bastare il copertone lurido e malato, il poeta che ambisce all’assoluto, invece deve farsi bastare il suo corpo, un misero ammasso di atomi di cenere.

 Alessandra Ponticelli Conti - 28/10/2012 09:49:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Molto bella!

 Roberto Perrino - 28/10/2012 09:43:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

si entra in una dimensione di dolore profondo ma stemperato dal tempo e dai ricordi, caro Pietro, e carico delle contrapposizioni di un rapporto con il padre che, osservate dallo specialissimo punto di vista di una visita sepolcrale, si mitigano e si possono guardare ora con tenerezza. mi ha molto coinvolto, e la tua scrittura qui mi appare particolarmente elevata. un caro saluto.

 Cristina Bizzarri - 28/10/2012 09:34:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Affonda nei visceri, fa male e si arriva in fondo con la voglia di abbracciare quel bambino e dirgli che va bene cosí, va bene anche così quando altro non si puó fare. Parole vive in una poesia universale.

 Loredana Savelli - 28/10/2012 09:23:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Bellezza assoluta, nella tragicità di un legame più forte della morte.
Ciao Pietro, grandissima.