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Commenti al testo di cristina bizzarri
Padre di nebbia

Sei nella sezione Commenti
 

 Cristina Bizzarri - 03/11/2012 23:59:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie... Vlad.

 Vlad - 03/11/2012 23:40:00 [ leggi altri commenti di Vlad » ]

testo molto apprezzato.

e bizzarri davvero, i versi conclusivi.

 Luciana Riommi Baldaccini - 03/11/2012 14:51:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

E’ una preghiera, come tu dici Cristina, ed è bellissima, è la tua preghiera. Ciascuno di noi rivolgerà al padre la sua.
Ciao carissima!

 Nando - 03/11/2012 11:28:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Come è stato già detto, troppo personale per dirne qualcosa; come è staò già detto, la trasformazione artistica del vissuto lo rende universale e quindi discorsiblie. Una bella e sentita poesia, che mi riporta alla riflessione sull’aspetto relazione della nostra esperienza della morte.

Grazie Cristina, ogni autentica condivisone arricchisce chi legge.

 cristina bizzarri - 03/11/2012 10:15:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

E’ vero quello che dite. Io volevo, in particolare, alludere a quello che dice Cristiana, cioè che c’è "macchia" anche nel perdonare,e, forse, perdonare un perdono la toglie . Ma quello che tu dici, Massimo, mi sembra aggiungere valore al contesto, un valore alto, anche se io non lo intendevo fare. Ma la poesia è qualcosa che si ramifica, si espande, cresce ...
Grazie a entrambi.

 Cristiana Fischer - 03/11/2012 09:54:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

sì, anche aver perdonato è ubris (con la dieresi)

 Massimo Caccia - 03/11/2012 09:07:00 [ leggi altri commenti di Massimo Caccia » ]

Perdonare il perdono? Potrebbe apparire come una tautologia, ma non lo è. Perdonare, ovvero, donare per ottenere in dono a nostra volta. Una mirabile circolarità spirituale.

 Giovanni Baldaccini - 02/11/2012 23:08:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Difficile dirne qualcosa, Cristina, perché troppo personale e sentita. Comunque toccante, con un respiro pieno.
Ciao

 cristina bizzarri - 02/11/2012 17:40:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Una poesia dedicata a mio padre che è anche una preghiera. Grazie dei vostri commenti, voci che sento a me molto vicino.
Buona serata amici carissimi della Recherche.

 Alessandra Ponticelli Conti - 02/11/2012 16:54:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Una preghiera che farò mia.

 Franca Alaimo - 02/11/2012 15:41:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

La nebbia come "gioco bianco dell’inizio" accentua la leggerezza del trapasso e sottolinea la dimensione eterna dell’oltre: nessuna drammaticità, ma molta commozione ed una dichiarazione d’amore tanto sobria quanto profonda. Dice bene Menditto quando parla di una preghiera, tanto che il padre a me sembra "figura" della Paternità archetipa.

 Loredana Savelli - 02/11/2012 15:40:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Certe poesie, come questa, lasciano una scia di silenzio e non sento di aggiungere altro.
Dal silenzio viene e al silenzio va, con una vibrazione delicatissima.
Ciao!

 Silvia De Angelis - 02/11/2012 13:34:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Sembra quasi un celarsi "dentro quella nebbia", per nascondere l’entità di un dolore insopportabile...
Un saluto Cristina

 Carla de Falco - 02/11/2012 12:06:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

dolore pieno, vero, che arriva dritto.

 Pietro Menditto - 02/11/2012 11:28:00 [ leggi altri commenti di Pietro Menditto » ]

"Padre del mio esilio / ... Perdona il mio perdono". Dal settimo verso diventa una preghiera che in pochi tratti memorabili suggella la vicenda personale e la rende universale.