Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Elio Pecora

 Salvatore Violante - 10/02/2010 17:04:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Violante » ]

Ecco un poeta. Di questo autore ho nel cuore "Simmetrie" che per me è forse il libro più alato e moderno in circolazione. Si tratta evidentemente, di una modernità che fa di questo libro un classico: buono sempre. Ascoltate questa, ripeto, non leggetela semplicemente, ascoltatela:

Un albero, per appoggiarvi la schiena.
Stare là, senza pensieri, senza possessi.
Il mondo davanti dietro interno.
Uguale al ramo, alla foglia. Che importa
la tegola rotta, la stanza stretta?
Restare fino a che è dato,
senza orologio e senza calendario.
Chi ha deciso questa inquietudine?

 rossella tempesta - 07/12/2009 16:43:00 [ leggi altri commenti di rossella tempesta » ]

Elio Pecora è un vero Maestro, dove per maestro si intenda un individuo pregno di conoscenza, che lungi dal tenere per sè quel che con passione di ricerca scopre di giorno in giorno, lo rivela agli altri, lo trasmette a quanti abbiano sete di apprendere. Fortunato chi legge la sua Poesia, così attenta al reale e così piena di verità, e fortunato chi abbia l’occasione di frequentare la persona splendida che egli è.

 Fiammetta Lucattini - 24/11/2009 22:28:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Mi sono profondamente ritrovata in alcuni passaggi della vita e dell’esperienza poetica di Elio Pecora. Ne sono commossa e grata.

 Maria Musik - 23/11/2009 07:01:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Quest’intervista è veloce e densa. E’ stato molto bello rileggerla dopo aver conosciuto di persona Elio Pecora. E’ stato un incontro significativo perchè mi ha additato una strada percorribile e "vera". Voglio ringraziarlo per la sua presenza partecipata e serena, pur nella sua austerità.
Cito, a concludere, una risonanza e riporto una breve poesia.

"Gli incontri importanti? Incontri con persone a cui ho dato la mia amicizia e il mio affetto, e da cui ho avuto altrettanto, e che mi interessavano per la ricchezza umana e per il talento. Non li ho ammirati, li ho amati, e nell’amore comprendo anche la capacità di vederne le fragilità e le contraddizioni."

Per Sandro Penna
Nell’alta stanza con le imposte chiuse/gli tornavano intatti il cielo e il mare/e fanciulli fra l’erbe e l’erbe al sole/del tempo immemorabile sereno/forse varcato soltanto nel sogno./S’ammucchiavano intorno/al suo letto di logore lenzuola/vari strumenti e vecchi panni e mappe/per un viaggio da compiere ancora.Nelle notti vegliate udiva l’ora/battere sopra le cupole e il fiume/e già piangeva l’attimo bruciante/quando la triste fanciulla gentile/sarebbe entrata a fermarlo nel sonno.

Grazie ad Elio Pecora e grazie a Roberto e Giuliano che mi hanno donato l’opportunità di vedere il breve battito d’ali di “rara avis”.

 Mariella Bettarini - 18/11/2009 16:33:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]

Grazie, caro Elio, di quel che dici, di quel che scrivi. Grazie per la severa verità di queste tue risposte, e per l’invito a tenere "laboratori di lettura", piuttosto che di scrittura. A dire il vero, si scrive anche troppo... Quel che conta, "in primis", e poi sempre, è proprio la formazione, l’infinito "apprendimento" (meglio: apprendistato); insomma, la cultura (e non solo quella poetica).
"Il poeta, rara avis", dici. Hai ragione!
Insomma, grazie davvero, e grazie anche agli amici Roberto e Giuliano per questo più che opportuno invito. Un affettuoso saluto da parte di Mariella B.

 giuliano - 18/11/2009 00:26:00 [ leggi altri commenti di giuliano » ]

Un’intervista molto bella, che contiene validi insegnamenti.

 ignazio salvatore basile - 17/11/2009 20:23:00 [ leggi altri commenti di ignazio salvatore basile » ]

C’é sempre da imparare quando i poeti parlano.

 Loredana Savelli - 17/11/2009 18:49:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Stupenda persona, che ho sentito parlare davanti ad una classe di agitati quanto "alieni" ragazzini, ai quali è infine arrivato il "tocco" di una persona semplice, autentica, appassionata, capace di suscitare domande grandi e di dare risposte immense.