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Commenti al testo di Maria Musik
Sangue e lacrime a Detroit

Sei nella sezione Commenti
 

 mareaperto - 18/10/2013 15:27:00 [ leggi altri commenti di mareaperto » ]

Non so che farci: mi piaci anche così coinvolta nel mistero, ma godibile e sagace.

 Emanuele Di Marco - 01/10/2013 18:30:00 [ leggi altri commenti di Emanuele Di Marco » ]

un’atmosfera criptica e fantascientifica ’virata’ da un paio di colpi d’ala decisamente più ’classici’.
un bel pastiche, per così dire, che, in crescendo, trova l’acme nell’originale chiusa.
bello, davvero, e molto coinvolgente.
complimenti.

 wolf - 30/09/2013 19:00:00 [ leggi altri commenti di wolf » ]

Direi piuttosto duro e metallico... ironia alla "bastarda" ed atmosfera alla P. Dick ... cosa ti passa per il cuore?

 Luciana Riommi Baldaccini - 30/09/2013 07:49:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Un pugno nello stomaco! questa sovrapposizione/confusione tra umano e manichino, oltre il limite della pietà, in una scenografia avveniristica, dove accadono anche cose tutt’altro che moderne (la strafiga da portare al ristorante extralusso...) ... dove risuona, silenzioso, il pianto di una madre per la violenza che tutto questo esercita sulla sua creatura, e sul futuro stesso...

 Maria Musik - 28/09/2013 18:00:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Grazie, Emilio, della lettura e dell’apprezzamento. Quanto al finale, la morale non è che i padri non piangono la morte dei figli... diciamo che, essendo un racconto al femminile, la questione è un po’ più intricata, sottile e, se vuoi, cervellotica. Ma non la svelo... altrimenti come faccio a correggere la mia tendenza ad essere un po’ troppo criptica? Comunque, se vuoi tradurmi in portoghese, ne sarò onorata... forse, si capisce meglio. rsrsr... come scriveresti tu.

 Alessandra Ponticelli Conti - 28/09/2013 17:57:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Un racconto straordinario che ricorda Jeffery Deaver, ma anche la narrativa fantastica americana del ’900. Molto belli i dialoghi, il registro linguistico e soprattutto la storia. Una madre è sempre una madre. Davvero complimenti!

 Emilio Capaccio - 28/09/2013 15:44:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

L’ho letto 2 volte non riuscendo a capire il finale, poi ho avuto un’illuminazione e devo dire che ho apprezzato in pieno questo bellissimo racconto "al femminile" che si conclude come una sorte di miracolo attraverso il quale possiamo intendere come anche una mamma-manichino di un crash test può piangere alla vista del figlio-manichino che si sfracella al suo fianco, dopo l’impatto.

Sembra l’incipit di un romanzo di Dan Brown, parlerò con il tuo agente, proponendomi di tradurre in spagnolo e portoghese le tue opere. Che ne pensi?..rsrsr!!!

Ho apprezzato molto questo racconto, soprattutto per questo finale davvero bellissimo, però non sono d’accordo con l’ultima affermazione di Chris: anche un padre-manichino piange la morte del figlio-manichino, non dimenticarlo!

Un grande abbraccio.