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Commenti al testo di Maura Pot
Basterebbe un fiore

Sei nella sezione Commenti
 

 Maura Potì - 05/06/2013 12:50:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Grazie Fiammetta :)

 Fiammetta Lucattini - 05/06/2013 10:28:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Articolata e raffinata. Cari saluti.

 Loredana Savelli - 04/06/2013 15:17:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Cara Maura, la tua poesia è bellissima così.
Se l’avessi scritta io, avrei sentito forse di allungare alcuni versi (come sotto), ma non ne sono poi così convinta, perciò segui il tuo orecchio. Un caro saluto e a presto.

"E nel mio passo lento
all’improvviso accade:
una visione capovolta
dove l’angolo giro si dilata
esplodendo i suoi radianti.
Tra un piede e l’altro
mille altri uguali corrono
intrepidi o malfermi
leggeri o pesanti,
senza mai incontrarsi.
Dovrei inciampare ancora su quel fiore
per costringermi a una sosta
ed ascoltare tra i suoi petali
il suono di altri respiri,
nelle infinite vibrazioni.
Durerebbe un battito d’ali
e tutto tornerebbe nella categoria
visibile di una sola dimensione.
Se troppo indugio
c’è un’altra me che parte
e non mi aspetta
ma se mi affanno a prenderle la coda
aumenta la distanza tra quel che sono ora
e quella che sarò un attimo dopo.

 Maura Potì - 04/06/2013 14:32:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Grazie Amina! Buona giornata anche a te

 Amina Narimi - 04/06/2013 13:17:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

è come una rayuela questo gioco del mondo chè davvero basterebbe un fiore a far campana in cielo
Bellissima. Ciao Maura e buon pomeriggio

 Maura Potì - 04/06/2013 10:20:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Mi piace la tua interpretazione, Nando. E’ un altro punto di vista, un’altra "illuminazione". Ciao, a presto

 Ferdinando Battaglia - 04/06/2013 08:52:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

L’azione involontaria che provocherebbe il satori: inciampare sull’ordinario per scoprire che così ordinatio poi non lo è; e da questa visione torni, se hai appena indugiato un po’ troppo , con la consepevolezza che nulla di ciò che esiste è escluso dalla Novità.

Ciao, Maura.

 Maura Potì - 03/06/2013 21:33:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Grazie Lori, si, hai ragione. Ci sto provando, ma non mi riesce. Mi dai tu un suggerimento? solo quelli lunghi dici?

 Loredana Savelli - 03/06/2013 18:07:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ bellissima!!!

(però vedrei i versi più lunghi, a due a due?)

Ciao!

 Maura Potì - 03/06/2013 10:12:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Amici miei, forse non è più uno spazio tridimensionale che immagino...forse l’universo è una grande sinfonia dove le particelle sono le diverse note (vibrazioni) che la compongono. Forse, mentre mi affanno nella mia dimensione quotidiana, un’altra me dorme o sogna, o semplicemente realizza una delle possibili azioni del mio esistere ;)
Del resto, anche Platone concepiva l’esistenza come un ponte sospeso tra essere e non-essere…
Grazie a tutti e due, rispettivamente per l’analisi e per la sintesi :)

 Cristiana Fischer - 03/06/2013 08:57:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

   

  Cusano, dotta ignoranza, il mondo non ha né centro né circonferenza... ;-)
     

  
   
 
 
 


 Emilio Capaccio - 03/06/2013 01:48:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

E’ un canto d’architetto, oserei dire, dove la prospettiva non è poi come ti appare o dovrebbe essere, gli angoli non collimano con la figura, la figura con si circoscrive in altra figura, così come logico sarebbe supporre, osservando quella medesima "prospettiva". Tutto si riconduce a quel campo prospettico eteroclito, bizzarro, grottesco, o magari a un teorema dove i postulati sono giusti ma le conclusioni portano a risultati completamente sballati o irragionevoli. E anche tu in questa prospettiva non sei più tu, non sei come ti aspetti di apparire. Tutto si rincorre, si interseca senza intersecarsi, magari se inciampassi in un fiore sarebbe un pretesto per fermarsi ed osservare il volto dell’altra "te" che hai geminato, senza nemmeno accorgerti in tutti questi anni. Ma che importanza ha acciuffarla? In tutto questo bailamme di profili distorti, di figure geometriche asimmetriche, di cielo e terra che si scambiano di posto, di angoli che non si chiudono in due rette lineari, tu sei "tu", sola su questo mondo e meravigliosamente UNICA e irripetibile. Rinuncia alla ricerca della tua sosia, "lei" non sei tu!

Ciao Maura.