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Commenti al testo di cristina bizzarri
Se solo questo, dice il vento
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Cristina Bizzarri
- 14/06/2013 16:24:00
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Sì Lorenzo. Sul nostro piccolo balcone al terzo piano, che dà su uno spazio dove prima cera una fonderia, ora ci sono le sue rovine immerse nel verde. Chissà se parlano con le piante che abbiamo sul balcone ... :-)
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Lorenzo Mullon
- 14/06/2013 14:22:00
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Che il mondo vegetale la sappia più lunga? Meglio fidarsi di chi tace, chissà in che dimensione si trova davvero, in questo mondo di apparenze e di verità nascoste o appena sussurrate.
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Cristina Bizzarri
- 14/06/2013 10:33:00
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Che meraviglia i vostri commenti. Me li sono assaporata durante il collegio docenti (sshhh) e sto tanto bene! Un abbraccio grande per gli immeritatissimi complimenti ... :-)
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nandobattaglia
- 14/06/2013 06:04:00
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Davvero bella e profonda. Muti di senso e disfatti per linadeguatezza al dono. Ma fuori della parola, ancora siamo? Allora tra il cicaleccio e il mutismo cé il sempre maldestro tentativo di esistere.
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Domenico Morana
- 14/06/2013 01:15:00
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Vengo a nascondermi vergognoso con te, Luciana... giochiamo alla ballata di Coleridge? Il testo di Cri non posso commentarlo. La bellezza certe volte fa male.
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Luciana Riommi Baldaccini
- 14/06/2013 01:09:00
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My sweet cat-fish Mimì... perché commenti il commento dellalbatro che "finge d’essere una psicorondine", invece di parlare di questo bellissimo testo di Cri? (effettivamente dopo essersi riletto nel commento di un altro - e che altro - lalbatro è andato a nascondersi in un angolo...) Buona notte Domenico, buona notte Cristina ;-)
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Domenico Morana
- 14/06/2013 00:55:00
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"quando il dono prezioso delle parole ha perduto vitalità tra mani inadeguate a farne veramente uso..."
ecco, qui sembra proprio che un Albatro finga dessere una psicorondine affaccendata a esportare una ricetta cinese a base di nido... videvitt! Roba da albatri! Tu che ne dici, Cri?
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amina.narimi
- 14/06/2013 00:48:00
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Come vorrei sentire sotto i piedi crescere lerba che offri tra le mani ogni colta Sei lemozione di ogni volta, sempre
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Loredana Savelli
- 13/06/2013 22:46:00
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Uno dei tuoi momenti di contemplazione immediatamente tradotta in poesia. Ciao Cristina
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Roberto Perrino
- 13/06/2013 22:03:00
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si snocciolano immagini naturalistiche fino a convergere ad un infinito che da "stare" diventa, isolato nella sua assolutezza: "Essere."
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Luciana Riommi Baldaccini
- 13/06/2013 20:43:00
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quando il dono prezioso delle parole ha perduto vitalità tra mani inadeguate a farne veramente uso, non resta che tacere e semplicemente essere, per riprendere contatto con le radici del parlare: questo mi evoca il tuo testo, essenziale nella forma e intenso, denso anche di amarezza. Ciao Cristina.
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