Arcangelo Galante
- 10/01/2018 15:06:00
[ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]
Una significativa poesia, che passa dalla calma suggestiva dell’osservare, al rumore delle onde, spinte dalle parole, che lasciano spaziare le impressioni, meditative, dell’autrice. Ah, quante cose può fare il mare! Una fra tante: ascoltare! Esso, ci mette in contatto con l’immensità dell’anima nostra, e si può restare ore ed ore in contemplazione, poiché mai ci si stanca di guardarlo. Interessante il modo in cui è stato ben evidenziato il concetto di silenzio, dell’osservatore, nei riguardi dell’immensità del soggetto descritto. Coinvolgente testo, che rivela la frammentazione dell’io, il quale, si manifesta, nel diffondersi con quel silente mare, divenuto suo, attraverso la propria peculiare visione. Cordialmente, saluto!
|