:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Loredana Savelli
autostrada

Sei nella sezione Commenti
 

 Marco Giovanni Mario Maggi - 25/07/2013 13:07:00 [ leggi altri commenti di Marco Giovanni Mario Maggi » ]

Un crescendo continuo fino al finale che mozza quasi il fiato. Bella!!
Ciao Loredana! Buon viaggio

  Cristina Bizzarri - 25/07/2013 12:33:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Vedere la reltà viaggiando, interpretarla come risposta aperta o incontro alle nostre domande. Il tuo viaggio interiore che ha la freschezza di chi, vedetta attenta e partecipe, rimane lucido e aperto -comunque - alla speranza.
Ciao Loredana-Lory

 Adielle - 25/07/2013 12:05:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Potente senza compromessi, ciao Loredana.

 Luciana Riommi Baldaccini - 25/07/2013 11:21:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Ecco: poesia è sentire/vedere in un viaggio in autostrada la metafora del percorso. Mi piace molto l’apparente "disinvoltura" nel registrarne i momenti salienti, fino ad arrivare all’inevitabile contrapposizione della luce e del buio.
Buon viaggio, Lory!

 Loredana Savelli - 25/07/2013 10:08:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Emilio, davanti a questi commenti, io stento a credere che possano essere suscitati dai miei scritti e sono propensa a credere che la lava in eruzione sia Tu che leggi, interpreti, colleghi e valorizzi con una generosità e un’ampiezza di vedute che hanno dello straordinario.
Ciao a te, buona giornata

 Emilio Capaccio - 25/07/2013 10:00:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

La (ri)scoperta di un "io" - paure ed estasi - attraverso la contemplazione attenta e profonda di un luogo specifico, o meglio del "Luogo".

La più grande "rivelazione", che sempre si manifesta quando si "torna" è percepire attraverso questo luogo, al tempo stesso, "l’essere quello che sei" e "il non essere più quello che eri": due entità che coesistono, si sovrappongono e si amalgamano in te, come la lava di un eruzione che giunge alle acque dell’oceano.


Ciao Dolce.