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Commenti al testo di Adielle
Fuga dei pensieri

Sei nella sezione Commenti
 

 Adielle - 27/02/2018 19:49:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Angelo, un caro saluto.

 Angelo Ricotta - 27/02/2018 10:12:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Ti ho fatto questa domanda perché io ho avuto uno zio, che mi era molto caro, schizofrenico. L’ho ricordato in un racconto (e in una poesia) http://angeloricotta.altervista.org/File/Arnaldo.pdf
Sono convinto che questo tuo chiarimento biografico, del quale ti ringrazio, aiuti a comprendere i tuoi scritti. Gli stati mentali alterati hanno sì dei tremendi effetti sulla persona ma possono portare, com’è nel tuo caso, ad esprimere punti di vista inaccessibili agli altri. Un caro saluto.

 Adielle - 27/02/2018 09:17:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Grazie Angelo, in effetti scrivo così perché con tutta probabilità non saprei scrivere altrimenti, forse i miei testi risulterebbero meno indigesti se si conoscesse qualcosa di più di me ma non ne sono sicuro. Sono affetto da una forma di schizofrenia, compensato farmacologicamente e seguito da una cooperativa che fa da tramite tra me e il centro di salute mentale della mia città, tempo fa sono stato ricoverato per un mese nel reparto di psichiatria dell’ ospedale in seguito ad un atto di autolesionismo, indotto da un attacco acuto del fenomeno voci imperanti, al seguito del quale ho perso parzialmente l’ uso della mano destra. Uscito dall’ospedale ho iniziato a scrivere qui con una certa regolarità. Se ti va, se non l’hai già fatto, puoi leggere "un mese psichiatrico", nella sezione poesia, dove racconto in un certo qual modo, quell’esperienza. Grazie dell’attenzione, un caro saluto.

 Angelo Ricotta - 26/02/2018 16:42:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Credo di non aver mai commentato i tuoi scritti anche se ne ho letti diversi. Che si tratti di pensieri, racconti o poesie la struttura è sempre la stessa. Sembrano tutte poesie in quanto si predilige una geometria verticale con una modalità di scrittura ermetica. Si intuiscono qua e là dei concetti ma l’insieme non sembra coerente. In soldoni non capisco granché e questa è la ragione per cui non commento. Naturalmente a livello scolastico ho studiato anche scrittori ermetici famosi. Ma la differenza sta nel fatto che di costoro esistono estese biografie, una miriade di analisi di critici e persino un buon numero di loro scritti e interviste in cui illustrano le loro stesse opere. Questo materiale è decisivo in quanto fornisce molte chiavi di decodifica dei loro scritti ermetici. Per una persona non così nota che scrive sempre in modo ermetico gli scritti risultano non decodificabili e così si perde il canale di comunicazione e anche l’attenzione del lettore. Comunque trovo il tuo stile interessante. Mi par di capire che ricorra il concetto di schizofrenia declinato in vari modi. Nel presente pensiero ci sono molti riferimenti ad essa o comunque a stati paranoidei, ad esempio in "mi sentite il pensiero", "stati di grazia e di follia", "La schizofrenia...", "Oh complotto", "Il vicino con lo scroscio dell’ acqua a comando" e così via. Mi chiedo: è solo una tematica intellettuale o un tuo stato reale?