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Commenti al testo di cristina bizzarri
Leggero non sapere

Sei nella sezione Commenti
 

 amina narimi - 15/02/2014 23:40:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

immersa nel tempo e nel divenire il "leggero non sapere" mi appare " il guardarsi da lontano" di ogni volta che ci si sveglia dopo avere scritto una poesia, con gli occhi di una volta, ma nell’oblio di se stessi, continuando così interminabil.mente custodendo il Mistero senza pretendere di svelarlo
un andare e ritornare con un amore esteso- nella fatica del cammino- insieme ai volti che abbiamo visto da vicino, con le labbra secche dalla sete continuiamo- senza prendere un caffè- a camminare sulle nostre mappe bianche
scrivendo come se non si fosse scritto mai..
Così ho sentito questa tua poesia..il leggero non sapere, da una poesia all’altra..e sempre gli occhi di Una Volta

 Loredana Savelli - 15/02/2014 20:58:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Domanda legittima, sappiamo cosa lasciamo, non cosa verrà. Ma, come dice Benigni, se nascere è stata una sorpresa, lo sarà anche ri-nascere.
Ciao!!

 Ferdinando-Nando - 15/02/2014 20:12:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando-Nando » ]

Una poesia di una dolce tenerezza, Cristina, scritta con la parte più fanciulla del cuore in controcanto alla voce maturata dalla vita, arrivando alla sintesi di un canto che guarda verso un Luogo Altrove, ritrovando allora sul reale uno sguardo che riscatta l’oggi.
Ecco, Prof., sempre un po’ confuso il mio dire, ma tu sai capirmi tra le righe; continua ad essere come sei, un dono per chi ti legge in poesia.

  Cristina Bizzarri - 15/02/2014 17:55:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grazie Lorenzo. Grazie di esserti soffermato qui. La mia totalità allora ti saluta poeticamente.
:)

 Lorenzo Mullon - 15/02/2014 17:35:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Giusto, però l’uomo della casta che mi ha messo sotto contratto sostiene che la Poesia è in qualche modo vera.
È quel modo a fare la differenza.
Per non farla lunga fino a dopodomani, la Poesia parla alla totalità dell’essere, la filosofia non può.
A meno che i filosofi non diventino poeti, o non si mettano ad usare il Suo linguaggio, sotto mentite spoglie

  Cristina Bizzarri - 15/02/2014 17:22:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

"Acchiappi" era, come congiuntivo, riferito a Emanuele Severino, comunque. Perché, se di verità si tratta, anche quest’uomo dannatamente intelligente vi è immerso, come tutti gli altri sott’olio (vecchi, bambini, idraulici, globe-trotters, filosofe, disperati, massaie, ecc ecc). E lui lo dice, lo sa, di non averla la verità. Ma solo di esserci, "ente eterno". Inomma, siamo tutti qui... io lo percepisco come un essere Attesa.

  Cristina Bizzarri - 15/02/2014 17:07:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Mah non saprei. Io sono portata a vedere in quello che mi accade una specie di segnaletica, credo di avere tendenze psicotiche, ma così è, per me. Ma, al di là delle etichette che sono solo sassolini per ritrovare la strada, uno o una può (credere di?) scegliere "tutto", nel senso di non separare. Allora filosofia, poesia, letteratura sono delle tracce, dei segni. E sono molto colpita dal fatto che forse il caso e la necessità sono la stessa cosa. Es: la sincronicità, cioè in quel momento quella cosa. E allora colgo quello che posso, quello che il mio essere così com’è mi fa cogliere. Del resto, non potrei fare altrimenti ...
Ciao Lorenzo.

 Lorenzo Mullon - 15/02/2014 16:49:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Guarda, lo sto facendo per contratto, mi dispiace, è uno sporco lavoro ma qualcuno deve portarlo a termine.
Io non ho niente contro i filosofi, la filosofia forse è pure utile, crea posti di lavoro nelle scuole e nelle case editrici, però è falsa.
Non che la Poesia sia innocente, ma è malandrina a fin di bene, invece la filosofia allontana dalla verità.
Potrebbe essere utile, ma crea un danno irreparabile. Salvo...
E infatti tu scrivi su un sito di Poesia, un qualcosa dentro di te si è accorto dell’inghippo, o una qualcosa.
Continua pure tu.
Naturalmente questo è tutto un delirio, però il contratto esiste davvero, e lo posso esibire.
Per adesso diciamo che viene dall’interno, della casta.

Nota di colore: Qui a Venezia hanno iniziato a girare mascherati.
Cosa vi mascherate a fare, lo siete anche senza maschere!
La gente si gira e ride... ma cosa ridete?

  Cristina Bizzarri - 15/02/2014 13:15:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

No furetto non lo so ... dimmelo tu un po’ ...
(ma il sospetto io ce l’ho
che ne acchiappi solo un po’)
Dimmi dimmi ti prego!

 Lorenzo Mullon - 15/02/2014 10:37:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

La leggerezza di un cerchio di nuvole

Perdonami, giusto per tenere viva la mia natura di furetto dispettoso
e poi è sempre bello discutersi un po’
sai perché Severino non dice la verità
ratatatà?