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Commenti al testo di Alessandra Ponticelli Conti
Due mani giunte

Sei nella sezione Commenti
 

 Alessandra Ponticelli Conti - 04/08/2014 14:42:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Grazie Sonia!

 Sonia Lambertini - 04/08/2014 13:24:00 [ leggi altri commenti di Sonia Lambertini » ]

Che bella!

 Teresa Nastri - 21/05/2014 11:50:00 [ leggi altri commenti di Teresa Nastri » ]

Sei di una chiarezza lapidaria Antonella, in questi versi (purtroppo non ne ho letti altri, se non di corsa, ma ci ritornerò) - tanto da farmi tornare alla mente un detto secondo cui le parole posono diventare pietre - o colpire come punte contundenti. Ammirevole capacità di sintesi e di forza suggestiva. Teresa

 Alessandra Ponticelli Conti - 06/04/2014 14:31:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Grazie Giuseppe Paolo. Grazie davvero!
Tanti auguri di buona Pasqua anche a te.
Alessandra

 Giuseppe Paolo Mazzarello - 05/04/2014 22:20:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Paolo Mazzarello » ]

Deve essere una figura retorica, una definizione attraverso una negazione, come qui ce ne sono. Sono retrocesso nella lettura di quindici giorni di questa Poetessa, dalle Idi di Marzo. Io cerco il linguaggio: se scrivo di liceali in gita, dovrei scrivere in un certo modo. A mani giunte ci sto volentieri. Insomma: se vogliamo scrivere cose di oggi, si può fare bene anche come questa Poetessa che non rinuncia alle basi per potere procedere. Anche perchè le basi le ha. Buona Pasqua.

 Alessandra Ponticelli Conti - 04/03/2014 19:29:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

A Jacob e Leonora: grazie!

 Leonora Lusin - 04/03/2014 13:50:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

La dimensione di questa bella poesia è la profondità, un concentrato di riflessione che si schiude nell’immagine finale.La discussione suscitata e i tanti commenti ne raccontano il valore.

 Jacob l. - 04/03/2014 13:32:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Il navigante non è il mare, di certo. Non tutti i poeti sono la poesia.
Bella. Senza dubbio.

 Lorenzo Mullon - 03/03/2014 22:53:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Mi sa che la discussione è proseguita nei commenti a La bellezza non si somma di Roberto Maggiani.
Mi spiace tantissimo che non ci si riesca a comprendere minimamente, sembriamo appartenere a specie diverse.
Grazie comunque per l’ospitalità

 Alessandra Ponticelli Conti - 03/03/2014 21:36:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Voglio ringraziare in modo particolare Nando.
GRAZIE!

 Lorenzo Mullon - 03/03/2014 20:05:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

E se una tartaruga vivesse già nella meraviglia?

Cosa pensate che siano gli esseri umani?

 Alessandra Ponticelli Conti - 03/03/2014 18:35:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Seguirò il tuo consiglio...
Grazie per il tuo apprezzamento.
Un caro saluto
Alessandra

 L’Arbalète - 03/03/2014 18:05:00 [ leggi altri commenti di L’Arbalète » ]

Chiamo in soccorso, per districare l’ingorgo gordiano che sì è venuto a creare sul diritto di precedenza d’uova o di galline. Sia resa grazia al classico distinguo beniano tra “atto” e “azione” che vi propongo di riascoltare e rivedere nella sezione video. Ah, il grande Carmelo Bene. Solo lui…

Ciao Alessandra, bella poesia

 Alessandra Ponticelli Conti - 03/03/2014 16:08:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Ringrazio Guglielmo per avere compreso e spiegato così bene ciò che volevo esprimere. La citazione del paradosso della tartaruga di Zenone calza a pennello, così come il riferimento all’opera di Roberto Maggiani "La bellezza non si somma".
Ancora un grato e caro saluto a tutti!

 Guglielmo Peralta - 03/03/2014 15:54:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

Consentimi, Lorenzo, di dissentire ancora. Il poeta è come Achille, che non raggiunge la tartaruga. Fuori del paradosso, il poeta è uno degli infiniti addendi, la cui somma non raggiunge mai il totale. La Poesia, infatti, sempre precede il poeta e non si somma, proprio come dice Roberto Maggiani a proposito della Bellezza che è uno degli infiniti sinonimi dell’indefinibile Poesia!

 Lorenzo Mullon - 03/03/2014 15:01:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Il poeta è la poesia, una casa vuota è solo una costruzione

 Guglielmo Peralta - 03/03/2014 14:41:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

Secondo Lucrezio (e io sono d’accordo con lui) all’uomo non furono dati gli occhi affinché potesse vedere, ma fu "il vedere", e cioè l’esistente, la natura a determinare la vista. Allo stesso modo, io dico, trovandomi d’accordo anche con Alessandra, che la storia, la poesia, il viaggio, l’amore, il mare, il Signore determinano i primi termini che, nella comparazione, acquistano perciò segno "negativo". Per quanto riguarda poi la Poesia, dico che essa non è creazione, ma aletheia: svelamento, rivelazione e, al tempo stesso, nascondimento. Così essa "si dà" tramite il poeta, il pittore, il musicista, l’artista, in genere, senza tuttavia mostrarsi interamente, nella sua verità e pienezza assoluta.

 Fiammetta Lucattini - 03/03/2014 10:12:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Poesia di sicuro effetto, profondamente onesta, se ho capito qualcosa di te, ma personalmente relativista.

 Nando - 02/03/2014 15:26:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

E’ perfetta, Alessandra.
Se non temessi di scrivere strafalcioni, direi che riporta l’uomo all’immanenza del suo esistere; poi stiamo in ricerca, ma discriminare ciò che viviamo disconoscendone alcuni elementi costituivi dell’esperienza (pur ammettendo gli inevitabili condizionamenti culturale che "deformano" con l’interpretazione l’oggetto che si conosce) ci condurrebbe ad un percorso di astrazione, che può avere una sua validità discorsiva, ma obbliga a riconoscerne la parzialità veritativa; altrimenti, temo, diverrebbe ideologia.

Una abbraccio affettuosa

 Lorenzo Mullon - 02/03/2014 14:08:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Mi sembra chiaro, ma forse devo diventare più oscuro, non so.
No, non voglio, basta l’Arbalète.
Se mi dici, per esempio, che il poeta non è la poesia... guarda ti faccio un esempio, sai quante persone mi dicono ah la Poesia ah i Classici Del Passato, e poi accenno a dirne una, e mi fermano... sembra di essere dentro la situazione descritta in Incognito di Teresa Nastri, identico. Solo per strada.
Inoltre, non può esistere viaggio senza viaggiatore, chi è che osserva, chi è che cammina, chi è in cammino?
Il mare senza navigante diventa solo acqua, l’ha detto meravigliosamente il solito ignoto, l’Arbalète.
E te l’immagini, un dio o Dio senza di noi? Al centro siamo la stessa cosa, lo scrive anche Dante. Addormentati e tormentati, in periferia, di sicuro. Doloranti, questo è certo, ma la stessa cosa.
Vogliamo invece continuare a sentirci separati? Benissimo.
Allora preghiamo questo mantra.
E aumentiamo il dolore della separazione.
Ma il testo è bello, mi piace, ti ringrazio immensamente per averlo scritto, guarda quante riflessioni stimola

 Alessandra Ponticelli Conti - 02/03/2014 13:09:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Non capisco dove stia l’autolesionismo. Nell’esortazione a discernere tra forma e sostanza? Non mi pare. Come non mi pare di cogliere, in quello che ho scritto,una separazione dall’esistenza che diventa astrazione. E’ astrazione mettere in discussione il fatto di avere raggiunto ciò che si desidera, quando la cosa desiderata è ancora molto lontana? Non basta pregare per essere in pace con se stessi, come non basta essere naviganti per potere affermare di conoscere il mare e le sue profondità. Comunque può darsi che tu abbia ragione, Lorenzo.
Grazie, Cristina, per il tuo commento generoso.
Grazie anche a tutti coloro che hanno voluto leggere queste poche righe.
Buona domenica a tutti!

 Lorenzo Mullon - 02/03/2014 11:58:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Bella ma profondamente autolesionista, cara Cristina

  Cristina Bizzarri - 02/03/2014 11:54:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Profonda intensa e bella, Alessandra. Mi fa tornare alla mente il wittgensteiniano Mysticus, che rivela la grandezza e l’ampiezza del pensiero di questo grande matematico, pensatore, filosofo. E poeta!

 Lorenzo Mullon - 02/03/2014 11:48:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Sì, il mantra del dolore.
Noi, separati dall’esistenza, che diventa astrazione

 Alessandra Ponticelli Conti - 02/03/2014 11:47:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Grazie Errepi...
Buona domenica!

 erreppi - 02/03/2014 11:11:00 [ leggi altri commenti di erreppi » ]

da ripetere come un mantra.

 Lorenzo Mullon - 01/03/2014 23:06:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

E se il narratore, il poeta, il viaggiatore, l’innamorato e il navigante fossero la luna? Del Signore non so, tutti quanti insieme, magari

Sai, ho avuto un trauma nel passato, quando dicevano che per il bene dell’umanità si poteva passare sopra la vita degli uomini.
Pensavo che sicuramente avevano ragione loro, sembravano così autorevoli, mi sentivo tanto inferiore e inadeguato.
Dopo di allora, le astrazioni, per me, sono sempre state indigeste.
Ma è il mio vissuto.
Vedi quante cose porta questa tua poesia, poche parole per un sacco di emozioni

 Alessandra Ponticelli Conti - 01/03/2014 22:41:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

A Lorenzo: ti rispondo con le parole che mi ha scritto Nando, che ha compreso ciò che volevo dire. Questi versi, tra l’altro, sono nati come commento alla sua poesia " Aut Aut": lo Zen direbbe di non confondere il dito con la luna.
Grazie per avermi letto.
Un caro saluto
Alessandra

 Lorenzo Mullon - 01/03/2014 21:57:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Il narratore è la storia
Il poeta è la poesia
Il viaggiatore è il viaggio
L’innamorato è l’amore
Il navigante è il mare
Due mani giunte racchiudono l’esistenza

Per come mi sento adesso, la scriverei così, domani, non so
La storia non esiste senza narratore
La poesia non esiste senza i poeti ...

e ognuno la interpreti come vuole

 Giacomo Colosio - 01/03/2014 21:42:00 [ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]

nelle mie corde...bella poesia, sia come armonia dei versi che come contenuto che è nelle mie corde pienamente...bravissima. Un caro saluto e un applauso. ciaociao

 Lorenzo Mullon - 01/03/2014 21:30:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Non si capisce chi sia l’oggetto della tua attenzione, e della tua predilezione, se più il narratore o il racconto, o viceversa, o entrambi, o cosa la poesia voglia dire davvero, nemmeno se sia più significativa l’immagine delle mani giunte o l’astrazione di un dio o la realtà di Dio o la sua negazione, ed è bella per questo, un rompicapo, un labirinto o uno specchio in cui ognuno può riconoscere qualcosa o tutto, oppure rifiutare una parte o l’intero

 L’Arbalète - 01/03/2014 19:50:00 [ leggi altri commenti di L’Arbalète » ]

La mia storia narrai e fui poesia
del viaggio innamorevole d’amore
e giunto al mare lì pregai il Signore,
a me venne sull’acque e mi fu Via.

 Marco G. Maggi - 01/03/2014 19:32:00 [ leggi altri commenti di Marco G. Maggi » ]

Perfetta

 Loredana Savelli - 01/03/2014 19:25:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Eccezionale!!
Ciao Alessandra