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Commenti al testo di Giuseppina Rando
Mutazione
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Giuseppina Rando
- 28/09/2014 06:49:00
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Grazie ,gentilissimo Antonio, del commento puntuale e gradito . In ...Mutazione ...cè il tentativo di dialettizzare il mistero umano attraverso immagini oniriche che, aprendo un varco alla liberazione da "se stessi " , potrebbero far raggiungere quella libertà che trascende la creatura stessa. Un saluto.
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Antonio Ciavolino
- 27/09/2014 22:57:00
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giace la creatura stuprata -smarrita tace trasale l’onda come seta s’insinua tra bianche braccia fluttuanti relitti pensieri affollano la mente s’affastellano nomi - visioni cadenti sulle maschere rapprese dal tempo. Folle l’eco dei giorni - gocce come sudore di morenti. S’allontana la luce si dileguano i sensi con la spuma delle onde. Nel residuo dell’ora si spegne la mente nell’abisso del silenzio tace l’ultima melodia. Rotea senza calore e colore il sole sulla scia degli astri perenni . ….. Piangono le bestie all’ingiuria appesa alle mura della città e sotto la pioggia uccelli volano - bevono piangendo la morte sui rami scavano la tomba nell’aria. Scende silente nei flutti la solitudine delle stelle come pietre tra le menti ora fisse nel nulla ora erranti come ossessi . … altri corpi sulla terra si adagiano e nell’amplesso con l’Universo volteggiano - da legami si liberano disciolti da se stessi compiuti nella tragica totale mutazione.
Un testo dolente, fin dallincipit fortemente marcato semanticamente dalla scelta dei lemmi. Una mutazione, concordo, mai è indolore, ancorché in senso evolutivo, poiché crescere, si sa, non è indolore. A maggior ragione se lautrice allude a una mutazione di segno negativo che è, per altro, ben possibile. La forma libera, composta in strofe brevi, lho trovata indovinata nelle pause, appunto. Consentono un fiato delaborazione, giacché le immagini sono indovinate evocativamente e intense. A dirla tutta, il verso --->>> <Rotea senza calore e colore il sole>, non mi convince definitivamente per luso da calembour, vista la costruzione con il soggetto a fine frase, dellassonanza calore/colore che mi è parsa scontata ed abusata, dirò: frivola, nellàmbito di un testo così congegnato. A ben rileggerti Giuseppina Rando. :) Ciao
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Giuseppina Rando
- 26/09/2014 14:36:00
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Grazie, Nando, della lettura e del commento.
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Nando
- 26/09/2014 13:15:00
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Poesia poetente, mi arriva come una frustata nei suoi forti contrasti di chiaroscuri: seta e sabbia dorata contro tutto il resto - nemmeno lammplesso dellUniverso, "salva" dalla tremenda verità della chiusa: "disciolti da se stessi/compiuti nella tragica/totale mutazione".
Commento in punta di piedi un testo che ammiro anche per lautorevolezza di scrittura, ma che tradisce in evidenza la mia inadeguatezza a dirne se non unimpressione di lettura.
Nu grato saluto
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Giuseppina Rando
- 25/09/2014 21:53:00
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Ringrazio Amina, Giacomo e Lorenzo della lettura e del commento molto grdito.Un cordiale saluto .
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amina narimi
- 25/09/2014 20:46:00
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"... altri corpi sulla terra si adagiano e nell’amplesso con l’Universo
volteggiano - da legami si liberano
disciolti da se stessi compiuti nella tragica totale mutazione."
io credo non esista meraviglia senza trauma siamo forse noi gli esseri nei quali si disvela la verità senza bisogno di scale..siamo coloro nei quali avviene la manifestazione senza più "immaginare" lulteriorità del mare e non una rete che vincola e astrae bensì che dona respiro a ogni cosa, luomo è già forse la luce in cui appare tutto, puntando i piedi per mutare, dove lunica condizione della gioia è lapparire della verità che siamo sulla sabbia dorata..liberi, pertanto vivi
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Lorenzo Mullon
- 25/09/2014 19:54:00
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ma è una sincronia perfetta, la creatura stuprata è lessere umano, a cui hanno tolto la consapevolezza, e adesso giace come un orologio rotto i misteri non sono misteri, tutto è già stato svelato, e poi coperto con un velo che si sta strappando arriva lunica mutazione possibile, da noi oscurati a noi finalmente vivi in gioco cè la libertà di tutti, e la cosa incredibile è che passa per la poesia lo sapevo da sempre, prendetene coscienza, evviva
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Giacomo Colosio
- 25/09/2014 18:27:00
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Una poesia che mi ha ricordato certi quadri di geometria metafisica di Salvador Dalì... ed in effetti sembra scritta con davanti uno dei suoi quadri...la Mutazione ci sta a pennello...anche questa poesia, così come i quadri di Dalì, va gustata per flash, per senzazioni...senza porsi il problema del significato della singola parola, o dellelemento geometrico inserito quasi a sorpresa. Ecco, questo ho sentito e questo ho detto...holahola.
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